EUROPEAN PREMIERE
Gaga
哈勇家 (Hayung Jia)
Taiwan, 2022, 112’, Tayal, Mandarin, English, Taiwanese
Directed by: Laha Mebow
Screenplay: Laha Mebow, Hsieh Hui-ching
Photography (color): Garvin Chen, Aymerick Benjamin Pilarski
Editing: Chen Chien-chih
Production Design: Yao Kuo-chen
Music: Baobu Badulu
Producers: Eric Liang, Arthur Chu
Cast: Kagaw Piling (Grandma Hayung), Wilang Lalin (Pasang), Ali Batu (Ali), Gaki Baunay (Silan), Esther Huang (Yuli), Yukan Losing (Enoch), Yasuy Silan (Agnes), Amakankang Dalus (May), Andy Huang (Andy), Vaai (Mayor Toli), Wilang Noming (Grandpa Hayung)
Date of First Release in Territory: November 11th, 2022
Il momento clou dei Golden Horse Awards 2022 è stato senza dubbio vedere Laha Mebow, la regista di Gaga, entrare nella storia come prima regista aborigena taiwanese in assoluto a vincere il premio per la miglior regia. Sebbene gli indigeni taiwanesi costituiscano ufficialmente solo il 2,42% della popolazione di Taiwan, sono presenti in modo marcato nel mondo dell’intrattenimento e dell’atletica di Taiwan. Ci sono già stati diversi film sulle comunità aborigene di Taiwan (inclusi i primi due lungometraggi della trilogia di Mebow sui Tayal), ma Gaga rappresenta comunque una boccata d’aria fresca con la sua rappresentazione della famiglia e della cultura, toccante ma non sentimentale. È senza dubbio il miglior film sugli indigeni taiwanesi dai tempi di Seediq Bale di Wei Te-sheng.
Il titolo del film si riferisce a un termine generico che descrive il modo di vivere del popolo Tayal. È un insieme non scritto di valori morali che le persone devono rispettare per non rischiare di essere punite dai loro antenati. Nella famiglia Hayung colui che sostiene il gaga è il patriarca, nonno Hayung (Wilang Noming), che funge da storico, leader della comunità e persino architetto part-time del distretto. Ma quando nonno Hayung muore, le aspirazioni politiche del figlio maggiore, una gravidanza non pianificata (come aveva previsto nonna Hayung) e una disputa per dei terreni incrinano la pace in questa famiglia apparentemente unita.
Nel film Mebow descrive appena ciò che il gaga comporta ma il succo è abbastanza chiaro agli spettatori, per il modo in cui il film illustra le tradizioni Tayal che lentamente lasciano il posto a valori moderni. La cultura è diventata una merce da vendere ai turisti. I confini dei terreni, che una volta venivano sanciti da una stretta di mano e da un brindisi, lasciano il posto alle decisioni governative. I giovani, che preferiscono mangiare noodles precotti comprati nel minimarket locale invece delle tradizionali prelibatezze fatte in casa, non vanno più a caccia, né parlano Tayal come i loro anziani. Sebbene i conflitti nel film siano specifici delle tribù indigene di Taiwan, lo scontro tra tradizione e modernità è un conflitto universale in cui tutti possono identificarsi, indipendentemente dalla cultura e dal colore della pelle.
Nonostante il tema serio, Gaga non è appesantito dalla drammaticità. Il film è, prima di tutto, la rappresentazione rilassata e naturale di un nucleo familiare. Anche se le azioni hanno gravi ripercussioni che cambiano la vita, i personaggi alla fine sanno che il loro legame non può essere spezzato facilmente, e che per risolvere i loro conflitti non basta qualche lacrima o qualche pugno. Come nella vita reale, molti dei filoni della trama del film non vengono risolti completamente quando scorrono i titoli di coda, ma gli spettatori hanno comunque il conforto di sapere che la vita nella famiglia Hayung continuerà e deve continuare.
Quel che dà impulso a Gaga è anche l’amore personale di Mebow per la sua cultura. Cresciuta sempre in città, Mebow ha utilizzato il cinema per entrare in contatto con le proprie radici e in Gaga quell'amore traspare dallo schermo. Realizzato con un cast per lo più non professionista e una troupe che includeva anche molti membri indigeni, Gaga descrive la cultura Tayal con riverenza e umorismo (il modo in cui un estraneo reagisce a certe tradizioni è particolarmente divertente), senza per questo perdere di vista il nucleo drammatico del film. Gaga può rappresentare un’ottima conclusione per la trilogia Tayal di Mebow, ma sarei davvero felice se Mebow e il suo cast volessero raccontarci molte altre storie della famiglia Hayung.
Laha Mebow
Cresciuta nella città di Taichung, Laha Mebow ha mosso i primi passi all’interno dell’industria cinematografica come assistente alla regia. Quando ha iniziato a lavorare come produttrice alla Taiwan Indigenous Television, ha iniziato a interessarsi alle proprie radici indigene. Nel 2010 ha esordito alla regia con Finding Sayun, il primo capitolo della sua trilogia sui Tayal. Il suo secondo film, Hang in There, Kids! è stato scelto come rappresentante di Taiwan agli Oscar. Nel 2022 è diventata la prima regista indigena a vincere il Golden Horse per la miglior regia con Gaga, il suo terzo lungometraggio narrativo.
FILMOGRAFIA
2010 – Finding Sayun
2016 – Hang in There, Kids!
2017 – Ça Fait Si Longtemps
2022 – Gaga