Money

World Premiere | Out Of Competition | Restored Classics | 50/50: Celebrating 50 Years of Korean Film Preservation

 

Bong-su è un agricoltore che, anche se l’annata è stata positiva, non è in grado di ripagare i suoi debiti e mantenere adeguatamente la propria famiglia (una moglie, una figlia e un figlio che è appena stato congedato dall’esercito). Il problema non è che non lavora abbastanza (anzi), ma che l’agricoltura non rende e a lui manca l’abilita di mantenere o aumentare la propria ricchezza. Che stia giocando a carte nella taverna del paese o cercando di fare affari a Seoul, Bong-su viene spinto sempre più verso la rovina a causa della sua natura ingenua e onesta.

Basato su una piece teatrale di Son Ki-hyun, Money può essere considerato una critica aspra, benché un po’ semplicistica, della società capitalistica, è un segno dell’influenza che il neorealismo italiano aveva sul cinema coreano del dopoguerra. Nel 1958 i toni pessimistici del film avranno di certo avuto una funzione catartica per molti spettatori frustrati, dal momento che gran parte del paese stava attraversando le stesse difficoltà dei protagonisti. Ai giorni nostri, la pellicola viene forse ricordata soprattutto per la memorabile interpretazione dell’attore protagonista Kim Seung-ho, che in seguito avrebbe avuto un impatto altrettanto forte sul pubblico con film come The Coachman e Mr. Park.

È probabile che il regista Kim So-dong abbia avuto ben poche risorse a disposizione per girare questa storia: la pellicola era costosa e difficile da reperire in quel periodo, ed è verosimile che molti tagli violenti si spieghino con il fatto che girare una scena più e più volte finché non fosse soddisfacente non era un’opzione. Malgrado ciò l’illuminazione è molto curata e creativa e il film è stato chiaramente girato con la massima cura.


Per raccontare la sua storia Kim adotta un ritmo pacato, e la sua tendenza a invadere con la macchina da presa lo spazio degli attori aumenta il senso di intimità che proviamo nei confronti dei personaggi. Il regista spesso fa parlare gli attori con lo sguardo in macchina, il che in questo caso li fa apparire più vulnerabili, e utilizza in maniera creativa anche il sonoro in un momento decisivo della storia, quando il protagonista, che ha scoperto di essere stato truffato, siede attonito nella sua casa di campagna e i rumori della città ricoprono improvvisamente ogni altro suono.

Le sequenze lente e prolungate in cui a Bong-su viene sottratto con l’imbroglio il denaro tanto sudato sono uno dei momenti più avvincenti del film. C’è una sorta di piacere perverso nel guardare i truffatori all’opera: pur suscitando il nostro disgusto essi esercitano una facile e innegabile seduzione. Alla fine, comunque, il destino si rivela molto più crudele di tutti i cattivi della storia, e la valanga di eventi fortuiti che portano alla rovina del nostro povero agricoltore rasenta il sadismo.

Poco dopo la sua uscita in sala, Money venne selezionato per la candidatura all’Asia Pacific Film Festival, all’epoca il più prestigioso evento cinematografico di tutta l’Asia.

All’ultimo minuto, però, il governo decise di bloccare la candidatura in quanto l’immagine che dava della società coreana fu considerata troppo pessimista (il film fu sostituito con la commedia Hyperbola of Youth di Han Hyeong-mo, altra opera interessante ma di tenore completamente diverso). La comunità cinematografica protestò a sostegno di Kim So-dong senza però sortire alcun risultato, cosicché questo film straordinario perse la sua grande occasione di raggiungere una platea internazionale.

Darcy Paquet
Regia: KIM So-dong
Anno: 1958
Durata: 124'
Stato: South Korea
02/05 - 14:00
Visionario, Via Asquini 33
02-05-2024 14:00 02-05-2024 16:04Europe/Rome Money Far East Film Festival Visionario, Via Asquini 33CEC Udine cec@cecudine.org
Online in Italia per tutta la durata del Festival

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