The Island

A/B side VIBES. Greatest Hits from ‘80s & ‘90s
Tribute to Po-Chih Leong 
ITALIAN PREMIERE

The Island

t.l. L’isola
生死線 (Sang sei sin)

Hong Kong, 1985, 89’, Cantonese
Directed by: Po-Chih Leong
Screenplay: D&B Creative Team (Shu Kei, John Chan Koon-Chung)
Martial Arts Directors: Ng Min-Kan, Yuen Wah
Photography (color): Poon Hang-Sang
Editing: Peter Cheung Yiu-Chung
Art Direction: Kenneth Yee Chung-Man
Music: Law Dik
Theme Song Composer: Violet Lam Man-Yee
Singer: Deanie Ip Tak-Han
Presenter: Dickson Poon Dik-Sang 
Executive Producer: Sammo Hung Kam-Bo
Producer: Deanie Ip
Cast: John Sham Kin-Fun (Teacher Cheung), Ronald Wong Ban (Ronald), Timothy Zao (Timothy), Che Ching-Yuen (Piggy), Amy Kwok Oi-Ming (Cindy), Peter Chan Lung (Tai Fat), Chan Ging (Yee Fat), Billy Ching Sau-Yat (Sam Fat), Chan Lap-Ban (Mother)

Date of First Release in Territory (Hong Kong): November 10th, 1985

L’insegnante Cheung porta i suoi studenti in gita per due notti in una remota isola rurale, credendo che sia disabitata. Ma subito dopo l’arrivo il gruppo si imbatte in uno degli abitanti dell’isola, che gestisce il locale negozio di alimentari. È uno di tre fratelli, tutti con diversi gradi di squilibrio mentale: hanno appena seppellito la madre e cercano disperatamente di far sposare il fratello più giovane, che è anche il più disturbato, per ottenere una discendenza e soddisfare così il desiderio della madre morente. Avendo scoperto che una rifugiata cinese da loro catturata non è vergine e quindi non qualificata per il matrimonio, i fratelli prendono di mira Phyllis, una delle giovani studentesse, come potenziale sposa. Da quel momento in poi, la lotta tra i tre fratelli da una parte e Cheung con i suoi studenti dall’altra si trasforma in una micidiale commedia di terrore tra il bene e il male.
Gran parte della forza di The Island risiede nella storia: una storia di formazione in chiave horror per il gruppo di studenti innocenti e per il loro insegnante, altrettanto ingenuo e tutto assorbito dal suo confortevole mondo. Man mano però che i loro scontri con i fratelli pericolosamente ossessionati si fanno più tesi e frequenti, anche Leong aumenta la portata degli attacchi, calibrando attentamente ogni mossa e raggiungendo quei livelli estremi che caratterizzano il cinema di Hong Kong di quell’epoca.
La figura dell’insegnante Cheung si iscrive nella tradizione dell’intellettuale smidollato che finisce inconsapevolmente per essere coinvolto in una battaglia contro un avversario fisicamente superiore, forse incarnato al meglio da Dustin Hoffman in Cane di paglia; mentre i fratelli discendono chiaramente da quel genere di sadici bifolchi che incontriamo in Un tranquillo weekend di paura. Leong dimostra ancora una volta la sua abilità nel condensare varie influenze in una commedia del terrore unica e folle, in puro stile hongkonghese.
Uno sguardo al contesto del film rivela anche un filone di discussione più ricco, che potrebbe non essere così evidente in superficie. Il film è stato realizzato nel 1984 durante i negoziati tra il governo britannico e quello cinese sul futuro di Hong Kong (ne parla il notiziario mentre Cheung prepara i bagagli per l’escursione), e cerca di inquadrare un momento in cui la preoccupazione non riguardava tanto il destino di Hong Kong, che era piuttosto chiaro, ma la strada per arrivarci. L’importanza del processo in cui Cheung cerca di negoziare con i fratelli può essere considerata attraverso questa chiave di lettura. La presenza di una profuga cinese, umiliata e perlopiù silenziosa, che è stata catturata dai tre squilibrati fratelli a scopo di matrimonio e sfruttamento sessuale, aggiunge ulteriore ambiguità alla situazione.
Un elemento forse più persistente, che percorre sottotraccia la sceneggiatura, è un latente conflitto di classe tra i colti cittadini e gli zotici abitanti delle zone rurali. Entrambe le parti sono ritratte con toni caustici: gli studenti saltellano scioccamente di fronte al pericolo e gridano di dolore per piccole ferite accidentali, come preludio alla violenza più grave che li attende. I tre fratelli sono violenti, minacciosi e manipolatori anche nei momenti di maggiore follia. La loro ossessione per la madre morta non è solo edipica, ma fa pensare anche a una matriarca dominatrice.
In linea con i personaggi disturbati e inquietanti, nessuno esce da questa avventura ammantato di eroismo e di splendore. Le illusioni vanno in frantumi, gli amici e le storie d’amore svaniscono. Il futuro di ogni individuo è incerto, nel momento più incerto della storia di Hong Kong.

 

FILMOGRAFIA: vedi / see Hong Kong 1941

 
Roger Garcia
Regia: Po-Chih LEONG
Anno: 1985
Durata: 89'
Stato: Hong Kong
23/04 - 14:00
Visionario, Via Asquini 33
23-04-2023 14:00 23-04-2023 15:29Europe/Rome The Island Far East Film Festival Visionario, Via Asquini 33CEC Udine cec@cecudine.org

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