Anna Magdalena, grazie a talenti di prima classe sia davanti che dietro la macchina da presa e a un tono simile a certe commedie di costume occidentali, è un film coinvolgente, quasi contagioso, tipico della compagnia hongkonghese UFO. Ma il film, diretto dal noto scenografo Yee Chung-man, dipende dalla familiarità con le star e i generi locali da parte del pubblico, e avrà qualche difficoltà a oltrepassare i confini dell'Estremo Oriente.
La vicenda, basata sulla nota melodia di Bach e suddivisa in quattro
"movimenti" via via che i personaggi s'innamorano l'uno dell'altra, tratta del tranquillo pianista Chan (Takeshi Kaneshiro), dello scrittore drogato Yau (Aaron Kwok), che risiede nell'appartamento dell'altro, e della petulante Mok (la cantante Kelly Chan), che vive al piano di sopra. Yau s'innamora di Mok, anche Chan in segreto se ne innamora, e il finale è raramente in dubbio.
Parecchi volti famosi compaiono in piccoli ruoli (Leslie Cheung nel
ruolo d'un editore, Anita Yuen in quello della sua infelice assistente,
Jacky Cheung in quello d'uno sbirro), e gli ammiccamenti (soprattutto in una parodia dei film fantastici stile The Heroic Trio) sono rapidi quanto densi.
Derek Elley