Cinque tipi diversissimi vanno incontro ai rigori della leva militare e scoprono la vera amicizia in questa bizzarra commedia tratta da un popolare testo teatrale dello scrittore di Singapore Michael Chiang.
Si tratta di Krishna, un indiano che sembra uscito da qualche musical di "Bollywood"; Kenny, un gay fiammeggiante che starebbe bene in Bugis Street; Johari, un rozzo grassone con enormi occhiali da sole e un walkman sempre in testa; Teo, un punk proletario che parla hokkien (è soprannominato "Ah Beng", che nel
dialetto locale significa un tipo vistoso); e Malcolm, narratore e protagonista del film, uno scocciatore dominato dalla madre deciso a darsi da fare per il bene del proprio paese.
Non vi è una trama vera e propria, e l'unico sviluppo narrativo riguarda la ragazza di Krishna che flirta con un ufficiale mentre Krishna è in ospedale. Però i personaggi risultano via via sempre più simpatici, le gag slapstick e le battute dialettali sono spesso comicissime, in particolare se si conosce Singapore.
Army Daze, diretto dal regista teatrale Ong Keng-sen, è per molti versi il film più rappresentativo di Singapore. Si basa su un fenomeno locale - tutti i maschi diciottenni debbono tuttora passare due anni sotto la naja ("Servizio Nazionale/NS") - e prende in giro il minestrone linguistico tipico dell'isola, un misto tra dialetto hokkien e inglese di Singapore ("Singlish"), quest'ultimo tradotto in inglese standard dai sottotitoli.
Costato 700.000 dollari, il film ha incassato 1.600.000 dollari in 42 giorni nella sola Singapore, dando il calcio d'avvio alla renaissance dell'industria commerciale locale.
Derek Elley