Midnight Song

Quando uscì a Shanghai, nel febbraio 1937, questa miscela cinese de Il fantasma dell'Operae di Frankenstein - lanciata come "il primo film horror cinese” - suscitò le emozioni del pubblico, rese popolare la canzone del film, fu proibita ai minori di sei anni, e lanciò la fama di Maxu Weibang, un regista-attore alquanto eccentrico. Rivisto oggi il film non procurerà incubi, pur rimanendo uno splendido antidoto rispetto all'abituale percezione che si ha del cinema di Shanghai anni Trenta, tutto fatto di melodrammi su miserabili crea- ture sfruttate da borghesi o da giapponesi. Ambientata nel 1926, la vicenda si apre con l'arrivo d'una troupe di attori in un vecchio teatro spettrale per mettere in scena una commedia musicale, Amore sul Fiume Giallo. L'edificio è infestato dalla solitaria figura di Song Danping, un attore un tempo famoso il cui volto era stato deturpato dall'acido che gli avevano lanciato addosso quando la famiglia della sua innamorata si era opposta alla tresca. Egli ha atteso anni e anni prima che arrivasse un altro attore a interpretare il suo capolavoro, Sangue caldo, onde potersi vendicare dei suoi persecutori. La recitazione (assai nello stile del cinema muto) è gigionesca e le musiche straripanti vanno dalla Notte sul Monte Calvodi Mussorgskij a Rapsodia in bludi Gershwin. Ma le scenografie gotiche e la fotografia sono magnifiche e fanno risaltare il genio selvaggio di Maxu che raggiunse l'apice proprio poco prima che il conflitto con il Giappone sconvolgesse l'industria cinematografica cinese.
Derek Elley
FEFF: 1999
Regia: Maxu Weibang
Anno: 1937
Durata: 122'
Stato: China