Il primo film di Patrick Yau era stato descritto da certi critici hongkonghesi come una specie di fotocopia di Wong Kar-wai (probabilmente per l'uso eccentrico della macchina da presa). Ma rivisto oggi il film possiede già lo stesso fatalismo romantico, lo humour nero e i tocchi originali e inattesi dei suoi successivi The Longest Nitee Expect the Unexpected. E' anche una tipica produzione Milkyway Image, con l'impronta dello sceneggiatore Wai Ka-fai (il cui esordio registico, Too Many Ways to Be No. 1è anch'esso in programma a Udine quest'anno) e con il produttore esecutivo Johnnie To che controlla il tutto: dal racconto obliquo (che costringe il pubblico agli stessi sforzi dei protagonisti) all'uso assai insolito delle musiche e a una visione della vita simile a un caleidoscopio in cui le sorti dei personaggi possono mutare completamente da un momento all'altro.
L'attore cino-giapponese Takeshi Kaneshiro interpreta la parte di un giovane gangster ferito gravemente in un combattimento che perde la volontà di vivere. Ma dopo aver accettato un contratto di 88.000 dollari di Hong Kong per uccidere un gangster tailandese, vince al gioco 200.000 dollari di Hong Kong e decide di ritirarsi. Così subappalta l'assassinio a un altro killer, una giovane disperata e mezza pazza (Carman Lee).
Dopo un "corteggiamento" selvaggio i due s'innamorano, però uno di loro deve ancora rispettare il contratto e andare incontro a una morte probabile.
Derek Elley