Pur essendo diretto da Daniel Lee, ...Till Death Do Us Part porta le stimmate caratteristiche del produttore esecutivo Derek Yee. Yee aveva diretto nel 1993 il melodramma sofisticato C'est La Vie, Mon Cheri (UdineIncontri 1998), e anche questo film si basa su una sceneggiatura di livello superiore alla media, su una trama solida e sul desiderio di trattare con rispetto i personaggi e il loro mondo. Ma quello che era iniziato come un ritratto della disperazione coniugale cambia tono a metà strada
e diventa uno psicodramma eccitante anche se squilibrato.
Anita Yuen interpreta la parte di Bo-bo, una casalinga della classe media che lavora part time come illustratrice ed è felicemente sposata con un poliziotto, Alex (Alex Fong). Felicemente sposata fino alla sera in cui lui le annulla la carta di credito e s'installa in casa con la sua nuova e pimpante amante, Belle, interpretata da Almen Wong, una super-starlet in voga.
Anita Yuen - la bellezza-della-porta-accanto prediletta da tutti - è splendida in un ruolo più carnoso del solito, anche se la sceneggiatura richiede da lei istrionismi sempre maggiori. Ma la performance contenuta di Almen Wong funge da contrappunto rispetto alla rabbia della Yuen, e la sua pazienza le vale le simpatie di una parte del pubblico, malgrado il ruolo da rovina-famiglie. Francis Ng ha una parte insolita per lui, è quasi irriconoscibile all'inizio nel ruolo dell'avvocato amico della Yuen. Il regista Lee è abile nel trascendere i limiti del mélo familiare con alcune scelte audaci. Ecco uno dei migliori drammi del 1998.
Richard James Havis