Too Many Ways To Be No. 1

Non è un segreto che molti film cantonesi traggano la loro "ispirazione" da Hollywood. Qualsiasi cosa su pellicola abbia successo al di là del Pacifico, di sicuro verrà imitata, emulata e trasformata in qualcosa che può succedere soltanto sulla celluloide di Hong Kong. Too Many Ways To Be No.1è unico in quanto a derivazioni, con una prima metà che è una specie di Pulp Fictioncinese, ma nel finale assomiglia piuttosto a La vita è meravigliosaambientato tra la feccia della società. Il regista Wai Ka-fai e i suoi cosceneggiatori, Mattew Chow e Sze-to Kam-yun, giocano con i concetti di tempo e di spazio in modo nuovo per il cinema locale. Lau Ching-wan interpreta con l'abituale alta professionalità il ruolo di Dog, un gangster di mezza tacca che si trova a un bivio della sua vita e che ha la possibilità di seguire ambedue le strade. Nel primo racconto del film è un personaggio assai passivo, coinvolto dal fratello Matt (Francis Ng), membro della triade, in un piano criminale che va a finire malissimo. Ma la nuova traiettoria del fato vedrà Dog, Matt e la massaggiatrice N° 2 a Taiwan, alle prese con gang rivali capeggiate da boss così grotteschi che sembrano usciti da un film di Fellini. Too Many Ways To Be No. 1rappresenta un netto miglioramento rispetto a Peace Hotel (1995), l'esordio registico di Wai. Quel "western cinese" era quasi tutto stile con poca sostanza, belle immagine ma una storia piatta con personaggi noiosi. Lo stile di Too Many Ways To Be No. 1è altrettanto vistoso, e talora persino fastidioso. Ma qui lo stile si adegua per lo più alle nozioni bizzarre di spazio, tempo e destino, e ne esce quindi uno dei film più interessanti dell'anno.
Paul Fonoroff
FEFF: 1999
Regia: Wai Ka-fai
Anno: 1997
Durata: 89'
Stato: Hong Kong