Tutor

Il primo lungometraggio di Li Hong, una giovane regista di Shanghai, rappresenta una scoperta con alcune sorprese. Anche se parla della scarsa determinazione da parte di un giovane, il film non è nè triste, nè violento, nè introverso. Anzi, è un film caloroso, spesso divertente, una miscela curiosa di realismo e onirismo (con sequenze in animazione). E anche se le prime immagini - in cui il protagonista s'infatua di una bella ragazza - potrebbero indurre a credere che si tratti di un racconto sul primo amore, non è neppure questo. Zhu Bo è un apprendista maestro che proviene dalle campagne e che non è proprio un modello di studente. Quando viene mandato ad istruire Mang-mang, un ragazzino maltrattato dal padre, Zhu scopre che lui gli assomiglia molto: è un sognatore che si perde nelle proprie fantasie e gli manca l'incoraggiamento per migliorare. I due diventano amici. Li seguiamo fino al momento dei rispettivi esami cruciali, tramite scene di vita quotidiana nelle viuzze di Shanghai e nella scuola di Zhu. Il finale commovente, ben orchestrato, lascia perfino spazio a un eventuale seguito alla vicenda di Zhu. La regista Li sa cogliere con amore il senso della vita comune a Shanghai, senza nulla di turistico o di romantico. Le musiche ardenti di Fan Tao accrescono l'aspetto onirico, fuori dal mondo, del film. L'impressione finale è un'assoluta semplicità, con più di qualche aggancio a Truffaut.
Derek Elley
FEFF: 1999
Regia: Li Hong
Anno: 1999
Durata: 90'
Stato: China