Ecco Ring 0, che somiglia a Star Wars - Episodio 1, in quanto spiega ciò che era successo prima del primo film della serie, nel quale una videocassetta uccideva chiunque la visionasse; e del secondo, nel quale lo spirito vendicativo d'una donna contenuto nella videocassetta, una certa Sadako, suscitava disastri ancora maggiori. Questo nuovo film, mi garantisce l'addetto stampa del film, è "l'ultimo d'una trilogia". Basato sull'omonimo romanzo di Koji Suzuki, Ring 0 racconta la nascita d'un mostro, una moderna Moglie di Frankenstein. Ma questa creatura mostruosa ha un viso d'angelo ed è sia vittima che assassina. Sadako è orribile come tutti pensano, a parte un suo strenuo difensore, oppure è soltanto orribilmente incompresa? La sceneggiatura di Hiroshi Takahashi, che aveva adattato per lo schermo anche i due romanzi precedenti, e la regia dovuta allo specialista horror Norio Tsuruta, ci mantengono fino alla fine in dubbio sulla vera natura di Sadako. Tanti film horror non sono altro che una sfilza di momenti terrificanti, Ring 0 aspira invece a essere una specie di tragedia. No, non raggiunge i vertici del bizzarro classico di James Whale, però è di livello superiore nell'ambito del "boom horror" giapponese. Ciò va attribuito principalmente all'interpretazione della debuttante Yukie Nakama nel ruolo di Sadako. Attraverso i suoi occhi c'immedesimiamo nella lotta disperata di Sadako contro il proprio lato oscuro, e nel suo terrore devastante quando sente che sta perdendo.
Mark Schilling