Battendo sul tempo di qualche settimana i grandi film d'azione di fine anno di Hong Kong (Gen-Y Cops e China Strike Force), Skyline Cruisers si impone come prodotto carico di star della Golden Harvest e - come Tokyo Raiders, della medesima compagnia, uscito prima quest'anno - è più una scappatella basata su personaggi-tipo che il thriller high-tech annunciato. Il regista Wilson Yip (noto in Occidente soprattutto per due film molto apprezzati ai festival, Bullet over Summer e il recente Juliet in Love) chiaramente non è interessato ad un puro film d'azione e presta al film un tocco scorrevole e allusivo che per un po' rinfresca il genere.
Il film è stato originariamente annunciato come un sequel di Downtown Torpedoes di Teddy Chen (1997), punto di vista che viene ora tenacemente negato dalla Golden Harvest; sorprendentemente, il film è stato prodotto in collaborazione con la UFO, più nota per pellicole moderne intimiste. Come in Torpedoes, un'imitazione di Mission: Impossible, la storia (che potrebbe essere scritta sul retro di un sottobicchiere da birra) s'incentra su un gruppo di maghi della tecnologia, qui ingaggiati per recuperare una cura per il cancro rubata da Kam (il veterano attore-regista Patrick Lung). Arrivando in volo dal loro rifugio in Australia, il quartetto - Mac, Bird, Michelle e Sam - si dirige verso il laboratorio di Kam a Kuala Lumpur per reimpossessarsi del farmaco. Mac viene avvicinato dalla misteriosa June, che sostiene di essere la segretaria di Kam e che vuole aiutarli.
Il meglio dell'azione sta in due scene madri che hanno luogo prima dell'inizio della storia principale. In seguito il film mantiene uno stile allegro e giocoso (c'è anche uno scimpanzè che si unisce al gruppo), con dialoghi succinti all'estremo e un approccio semiparodistico al genere. Questo tono viene mantenuto sino alla fine, quando una serie di didascalie, legate a frammenti del film, avverte il pubblico: "Svegliate i vostri amici" e "Accendete i telefonini".
Derek Elley