L'ultima parte del 2001 è stata più o meno dominata da un unico genere: la commedia gangsteristica. In seguito al clamoroso successo estivo di Kick the Moon, altre tre storie di gangster si sono impadronite dei botteghini: My Wife Is a Gangster, My Boss My Hero e la divertente storia di gangster e monaci Hi, Dharma!.
Il film inizia abbastanza in sordina, con la descrizione di una guerra tra bande in crescendo che alla fine costringe un gruppo di gangster a fuggire per nascondersi. Scappando nella campagna, viene loro in mente che un monastero buddhista sarebbe il nascondiglio ideale. Arrivano al monastero minacciando a gran voce e mostrando i pugni, e quando indossano le tonache e si stabiliscono, il loro atteggiamento offensivo comincia a logorare i monaci. Alla fine gli animi si infiammano e i monaci dimostrano di avere un paio di sorpresine in serbo per i loro ospiti.
Con questo film il regista Park Chul-kwan fa un debutto alquanto notevole, raccontando la sua storia in maniera semplice ma efficace e ottenendo ottime interpretazioni dal suo cast. Pur non avendo interpreti di serie A, il film presenta un solido gruppo di attori che hanno recitato in ruoli molto diversi in altre pellicole; in particolare, Kim In-moon è eccellente nel ruolo del monaco più anziano che cerca di portare le due parti a un compromesso. Molti dei film coreani di gangster pretendono di essere una critica del crimine organizzato, prendendo allegramente in giro l'ego o la mancanza di intelligenza dei protagonisti, ma in realtà la maggior parte di essi esalta la professione del gangster. Dei sondaggi hanno dimostrato che, negli ultimi due anni, diversi ragazzini nelle scuole hanno sviluppato un'opinione decisamente positiva nei riguardi del crimine organizzato, presumibilmente a causa dei mezzi di informazione popolari. Un aspetto piacevolmente nuovo di Hi, Dharma! è invece il modo in cui il film cerca di evitare tutto questo, garantendo un solido divertimento e ma tenendo il romanticismo abbastanza sotto controllo.
Darcy Paquet