Gli stranieri che guardano molti film coreani saranno stati probabilmente sorpresi, una volta o l’altra, vedendo la descrizione della violenza nelle scuole. Da Whispering Corridors a Friend e a Bungee Jumping of Their Own, abbiamo visto insegnanti picchiare gli studenti (a volte con mazze o bastoni), studenti picchiare altri studenti, genitori irrompere nelle aule e picchiare gli insegnanti… insomma tutte le combinazioni possibili. Sicuramente però le scuole coreane non sono proprio così, vero?
Il regista Yoo Ha (Marriage Is a Crazy Thing) nelle interviste dichiara che invece è esattamente così, se non peggio - o almeno lo era negli anni Settanta, quando lui andava al liceo. Once Upon a Time in High School ci riporta indietro a quei giorni, in cui la società coreana aveva raggiunto l’apice dell’autoritarismo e il paese si stava rapidamente modernizzando. I giovani dell’epoca erano ossessionati dall’immagine di Bruce Lee e in questo film Yoo racconta sia come era difficile la vita per i ragazzi nelle scuole superiori in quei giorni, sia come Bruce Lee servì da modello e ispirazione anni dopo la sua morte.
Il film si concentra su tre personaggi principali: il sommesso Hyun-soo, interpretato dall’astro nascente Kwon Sang-woo (My Tutor Friend); il temibile combattente Woo-sik, interpretato da Lee Jung-jin (Bet on My Disco); Eun-ju, che appartiene a un vicino collegio femminile, interpretata dall’attrice esordiente Han Ga-in. Il nuovo studente Hyun-soo, arrivato in seguito a un trasferimento, fa amicizia con Woo-sik, e successivamente i due conoscono Eun-ju sull’autobus. Inizialmente le lotte e i problemi che li circondano li fanno diventare molto vicini, ma con il tempo le divisioni divampano e i tre iniziano ad affrontare da soli le loro battaglie.
Grande successo in Corea, Once Upon a Time in High School è la descrizione veemente di una generazione che cresce in mezzo alla violenza e al caos.
Darcy Paquet