Nel 2005 sono approdati al botteghino filippino diversi film di genere fantasy; ma nessuno di essi è paragonabile per grandezza epica alla pellicola che segna il ritorno di Erik Matti a film d’azione come Gagamboy (FEFJ 2004), dopo il terrore psicologico di Pa-siyam (FEFJ 2005).
Ispirato al parco tematico “Il regno incantato”, che si trova appena fuori Manila, il film esordisce in modo autoreferenziale con un pubblico che assiste a una proiezione di “Exodus” mentre il Mago narratore esorta i presenti a spegnere i cellulari prima di immergersi in quel mondo fantastico, in cui la città sotterranea di Bantayan, governata da Biseo, è minacciata da Bagulbol e dalle forze del male. Biseo fa appello a Exodus, che aveva addestrato alle arti del combattimento da bambino, per catturare i personaggi di Terra, Fuoco, Aria, Acqua nonché del “Quinto Elemento” - lo Spirito di una tribù distrutta in passato da Bagulbol - per ottenere il loro aiuto nella grande battaglia con il nemico.
Matti mantiene l’azione a ritmo vorticoso e il dialogo al minimo, riproducendo la velocità di una corsa nel parco dei divertimenti. Con il suo intreccio rigidamente diviso fra buoni e cattivi, Exodus rappresenta un esercizio supremo di stile visivo davvero interessante e più convincente della precedente epica di Matti, Pedro Penduko, Episode II: The Return Of The Comeback (2000). Alcune scene (come quella delle chiavi appese in una grotta) sono davvero inventive e contrassegnate da ottime riprese (dell’eccellente direttore della fotografia Lyle Sacris), effetti speciali, scenografie e costumi sgargianti.
La famiglia Revilla è associata da tempo ai film d’azione fantasy Agimat; e anche questa pellicola è come un affare di famiglia: Exodus è interpretato da Ramon “Bong” Revilla Jr., che ha seguito le orme paterne non solo come attore di film d’azione ma anche come senatore nella vita politica nazionale. I figli Bryan e Jolo interpretano Exodus in versione più giovane, mentre Revilla senior compare nel film nei panni del padre di Exodus, ucciso dal malvagio Bagulbol (Revilla padre e figlio erano già comparsi insieme precedentemente in Dugong Buhay, nel 1984).
Pensate a un qualsiasi fantasy epico e avventuroso, da Guerre Stellari o La tigre e il dragone fino a Il Signore degli Anelli, e ne troverete traccia in Exodus. Tuttavia, la bravura di Matti è stata quella di sintetizzare diverse fonti per creare la propria personale visione di un mondo e di un ordine sociale consonante con il pubblico locale. Il cinema filippino è dedito da molto al genere d’azione fantasy, almeno dai tempi di Sigfredo e Genghis Khan di Manuel Conde negli anni Cinquanta, e il film di Matti si inserisce degnamente in questa tradizione.