Ski Jump Pairs - Road To Torino

Per anni i comici giapponesi hanno fatto mockumentary [pseudo-documentari] parodistici alla televisione, mentre i cineasti giapponesi sono stati lenti nell’applicare al mockumentary la dimensione del lungometraggio. Ora, con Ski Jump Pairs -The Road To Torino c’è finalmente una risposta giapponese a This Is Spinal Tap, il capolavoro del genere di Rob Reiner (1984) su un gruppo heavy metal molto scarso. Il film è nato come tesi di laurea dell’ex impiegato Mashima Richiro alla scuola digitale di Hollywood per futuri artisti e tecnici della computer graphics. Come cortometraggio di computer graphics è stato presentato a più di 40 festival e concorsi nel mondo e ha vinto numerosi premi. In seguito è stato trasformato in un lungometraggio, con Kobayashi Masaki a dirigere le sequenze dal vero.
Il film comincia come una parodia di un compassato documentario della NHK sulla lotta per la vittoria di un eroe sotto mentite spoglie. Un presentatore dal tono di voce gradevole (Tanihara Shosuke, che fa questo genere di cose nella vita reale) ci racconta delle ricerche del professor Harada, specialista in fisica quantistica. Dieci anni prima ha scoperto un fenomeno insolito: sottoposti alle giuste condizioni, gli oggetti in volo si dividono in due, come nel caso di un topo in una galleria del vento che inspiegabilmente si sdoppia.
Come si vede negli spezzoni “d’archivio”, Harada è lo stereotipo dell’accademico trasandato e socialmente inetto, ma anche dedicato fanaticamente a provare la sua teoria della “divisione in volo”: lega i propri figli ad un unico paio di sci e li spedisce a tutta birra giù per uno scivolo e… Diciamo solo che sopravvivono, ma a malapena. L’esperimento ispira un’altra brillante idea al professore: il nuovo sport di salto con gli sci a coppie.
Harada e i suoi figli, che crescono diventando i primi atleti di questo sport, incontrano il ridicolo e l’incomprensione, ma la sincerità del buon professore e l’abilità dei suoi indomiti ragazzi - temprati nella nativa Hokkaido - a poco a poco cattura appassionati ed ex-scettici. Lo sport prende piede in Europa e in America, dove gli atleti locali sviluppano presto un loro stile particolare e personale.
Il sogno impossibile di Harada - vedere il salto con gli sci a coppie selezionato come sport olimpico - diventa realtà ai Giochi di Torino 2006. Prima, però, la tragedia colpisce.
È tutto quello che occorre sapere sulla trama e, soprattutto, sulle gag. La parodia di NHK cede il passo al genere di comicità che avrebbe apprezzato Buster Keaton, il temerario ingegnere dell’impossibile.
D’accordo, alcuni potrebbero trovare semplicemente stupida l’idea di due idioti su un paio di sci - una reazione del tutto comprensibile. D’altra parte, se vi siete visti la cassetta di This Is Spinal Tap fino a consumarla, e siete in grado di recitarne a memoria intere scene, potete mettervi in fila per Road To Torino fin da adesso. Come direbbe il Professor Harada, è il vostro destino.

Mark Schilling
FEFF: 2006
Regia: KOBAYASHI Masaki
Anno: 2006
Durata: 82'
Stato: Japan

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