Cresciuto nell’ambito di un programma aziendale segreto che prevede di riempire di additivi i bambini prigionieri per incrementarne l’intelligenza, Si Zhe (Harashima Daichi) è il volto pubblico della fabbrica di cibo per bambini Super Baby. L’azienda ha allevato Si Zhe per raggiungere un QI pari a 180, ma il ragazzino non ha mai sperimentato l’amore o l’infelicità - e vuole imparare di più nel mondo esterno. Quando gli si presenta l’occasione, Si Zhe scappa dalle grinfie dell’azienda, incontra la scolaretta Xin Tong (Cho Jeongeun), e va a vivere con lei e con il padre della bambina. La libertà di Si Zhe è di breve durata (la Super Baby rivuole il suo bambino prodigio e manda i suoi uomini a cercarlo) e adattarsi alla società non è un’impresa da poco per un bimbo schiavo di una dieta artificiale, ma il ragazzino riesce a provocare un cambiamento in un nucleo familiare disfunzionale.
Cimentandosi nel campo per lui inusuale del film dal vero per bambini, il regista Cha Chuen-yee mantiene Superkid su un livello abbastanza fumettistico per divertire i ragazzi ma ci butta dentro anche del materiale più consistente per gli adulti nel pubblico. I personaggi esagerati, gli effetti sonori comici e i colori vivaci dovrebbero attirare i più giovani mentre l’avventura di Si Zhe si sviluppa, e anche un tema musicale fa la sua parte. La vita familiare di Xin Tong vede il padre competere in un concorso per la Famiglia Monogenitoriale Felice senza conoscere i veri sentimenti della figlia; le pratiche della società Super Baby strumentalizzano i timori per gli alimenti geneticamente modificati e lanciano sul mercato gli integratori dietetici come stimolatori per l’intelligenza. Harashima Daichi (Lost In Time) e il divo bambino coreano Cho Jeongeun enfatizzano i loro ruoli da protagonisti con il divertente sostegno di Lam Ka-tung nei panni del padre di Xin Tong e di Crystal Tin, che ci dà dentro in quelli di Chloe, la perfida dirigente della Super Baby.