Dororo

Dororo, prima incursione nel genere fantasy-storico del cineasta indipendente Akihito Shiota, avrà pure avuto dei bei soldi alle spalle, dall’emittente televisiva TBS tra gli altri, ma non è l’ennesimo racconto epico solenne. Per alcuni temi è profondo (cosa significa essere umani nell’era dell’ingegneria umana?), ma si merita anche degli aggettivi che venivano tirati fuori per i vecchi film di Errol Flynn: impetuoso, sbruffone, chiassoso.

Ma è anche cool, nel senso post-postmoderno? Grazie a dio, no. Lo è per nel senso di un fan di dieci anni, il che potrà sembrare normale visto che è tratto da un classico fumetto di Tezuka Osama, ma in mezzo a tutti gli adattamenti di fumetti che sono pensati per gli adulti, e che ricadono in eccessi deprimenti, questo rappresenta già un cambiamento confortante.

Il film è ambientato in un Paese immaginario che culturalmente somiglia al Giappone di una volta, ma visivamente sono le zone più selvagge della Nuova Zelanda. È una scelta illuminata, poiché libera Shiota e i suoi collaboratori dal vicolo cieco della “autenticità storica” che richiederebbe loro di travestire le Isole del Sud da le Alpi Giapponesi - e fallire miseramente, con tutta probabilità.

L’eroe, Hyakkimaru (Tsumabuki Satoshi) è un “cacciatore di demoni” errante le cui parti corporee supplementari – 48 in tutto – gli sono state trapiantate sulla testa e sul tronco da un medico erborista (Harada Yoshio) che lo ha scoperto appena nato, in un processo che ricorda Frankenstein e L’isola del dottor Moreau. Suo padre, un signore della guerra (Nakai Kiichi), ha dato i pezzi originali a 48 demoni, in cambio del potere. Ogni volta che Hyakkimaru uccide un demone, riconquista una parte del corpo.

In una di queste battaglie (con un demone ragno gigante) viene notato da Dororo (Shibasaki Kou), una ladra litigiosa che è affascinata non solo dalle prodezze di Hyakkimaru con la spada che gli spunta dal braccio, ma per la gamba nuova che gli cresce dopo che ha fatto a fette l’avversario. un uomo o un mostro? Dopo aver sentito la sua storia da un vecchio menestrello, Doloro decide di unirsi  a lui nel suo vagabondare, per scoprirlo da sola.

Dororo si veste, parla e si muove come un maschio, ma ovviamente ha un interesse più che amichevole per questo guerriero bionico strano, terrificante ma di bell’aspetto. È un interesse che nasconde con delle smargiassate che fanno sorridere il cupo Hyakkimaru. Quello che li lega davvero però sono le varie battaglie contro i demoni. Dororo si rivela un’alleata intrepida – anche se tende a mettersi nei guai nei momenti meno opportuni. Hyakkimaru decide che deve cavarsela da solo quando alla fine si scontra con il suo nemico più spietato: suo padre. Intanto, Dororo capisce che il suo amico è il figlio dell’uomo che ha ucciso suo padre, lasciandola orfana. È la fine di una bella amicizia?
 
Queste complicazioni, come il rapporto teso di Hyakkimaru con il fratello che non vedeva da tempo (Eita) e la madre (Harada Mieko), avrebbero potuto sprofondare facilmente "Dororo"' nella melma melodrammatica. Shiota, però, mantiene l’attenzione ben salda sulle emozioni centrali, in un modo austero ma potente che ricorda più Kurosawa Akira in uno dei suoi film shakespeariani che non la solita epica in costume asiatica.

La coreografia delle scene d’azione, del maestro hongkomghese Ching Siu-Tung, è splendidamente acrobatica, e le meraviglie di computer graphics sono realizzate con spirito e brio, ma sono i piccoli momenti umani del film a essere più intensi e vivi.
 
Il punto di forza è comunque Shibasaki Kou, che nei panni della ladra offre  un’interpretazione coraggiosa, impertinente e generosa. Chi l’avrebbe mai detto che il vero erede di Mifune Toshiro lungo la linea vita-forza-eroe sarebbe stato un’ex diva dei drammi strappalacrime jun'ai (“amore puro”)? Ma a questo mondo accadono cose strane, compreso un film da popcorn che i bimbi adoreranno e papà rispetterà - anche se avrà un vago desiderio di vedere Ms. Shibasaki senza fango in faccia.

Mark Schilling
FEFF: 2007
Regia: Akihiko Shiota
Anno: 2007
Durata: 139'
Stato: Japan

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