Hellcats è una storia di rapporti umani, imperniata su tre donne che convivono in un vecchio quartiere di Seoul. Ami (Kim Min-hee) è una sceneggiatrice ventinovenne che si è rinchiusa nella stanza di un motel per completare una sceneggiatura; come spesso avviene a chi lavora nell’industria cinematografica, la sua carriera non è priva d’intoppi. Alle frustrazioni che le infligge la vita si aggiunge poi un ulteriore shock, quando ella scopre che il suo ragazzo, Won-seok, la tradisce. Smarrita e furibonda, dirige le sue energie su due obiettivi che le procureranno certamente nuove disavventure: l’alcol e un giovane ragioniere dal fascino sensuale e travolgente, di nome Seung-won.
Ami riceve scarso conforto dalla sorella maggiore Young-mi (Lee Mi-sook, famosa per Untold Scandal), che le affitta una stanza. Young-mi ha 41 anni, è un’arredatrice di successo impegnata in una nuova produzione teatrale e ha un’intensa vita sentimentale; di recente ha avviato una relazione con un uomo molto più giovane di lei, Gyeong-su. Ma alla prossima visita dal medico la aspetta una sorpresa.
Young-mi ha una figlia liceale, Kang-ae (interpretata da An So-hee, che fa parte delle Wondergirls, famoso gruppo pop di giovanissime). Kang-ae, che è una ragazza vivace e brillante, ha stretto una forte amicizia con Mi-ran che ha trascorso l’infanzia in Brasile, ma è preoccupata per il suo ragazzo, Ho-jae. Sono tre anni che stanno insieme ma Ho-jae, in sintesi, sembra più attratto dai videogiochi che dal sesso. Kang-ae e Mi-ran escogitano quindi un piano per imprimere un salto di qualità alla relazione ma ciò produce conseguenze inaspettate.
Nel 2003 il regista Kwon Chil-in riscosse un inaspettato successo con Singles, film che poteva contare su un buon cast di attori e che riuscì ad attirare l’attenzione del pubblico rappresentando in maniera finalmente matura e sincera le moderne relazioni interpersonali. A cinque anni di distanza, Hellcats resta fedele alla stessa formula, e benché non abbia ripetuto il medesimo successo al botteghino, non è certo privo di attrattive. La vicenda di Ami, in particolare, riesce a coinvolgerci nelle brusche altalene emotive del personaggio. Nei primi anni della sua carriera, l’attrice e modella Kim Min-hee (Surprise Party, Asako In Ruby Shoes) era considerata una bellezza priva di talento, ma negli ultimi anni ha sorpreso il pubblico offrendo interpretazioni ricche di sfumature in numerose opere televisive di alto livello. Anche in questo caso, riesce a cogliere il tono più opportuno - non appare debole o immatura, ma in preda a una reale confusione emotiva. Il fatto che il personaggio interpretato da Kim Min-hee risulti il più convincente in un film interpretato anche dalla leggendaria Lee Mi-sook è davvero un grande risultato.
Le altre due vicende presenti nel film non sono forse elaborate in maniera altrettanto soddisfacente; i personaggi di Young-mi e Kang-ae sono tratteggiati con vivacità, ma non riusciamo a penetrare nella loro mente come invece possiamo fare con Ami. Si tratta forse di un limite dovuto alla durata del film? L’opera diffonde tuttavia una fresca energia, che la distingue nettamente dal livello medio delle commedie romantiche coreane. Né eccessivamente pudibondo né particolarmente piccante, Hellcats ci offre due ore di gustoso svago.
Darcy Paquet