Questa è la storia di due film. Il primo è un thriller politico cinese che racconta di una congiura per assassinare il Padre della Nazione, Sun Yat-sen. Il secondo è un film d’azione esagerato su di un gruppo di individui eterogenei che cercano di proteggere Sun Yat-sen utilizzando tutte le diverse discipline di arti marziali, con tanto di calci a mezz’aria, grazie all’utilizzo dei cavi, e con alcuni duelli “uno contro tutti”. Aggiungete Donnie Yen nei panni di un poliziotto corrotto, Leon Lai in quelli di un maestro di arti marziali senzatetto, un giocatore di basket NBA che interpreta un monaco di Shaolin, più Wang Xueqi e Nicholas Tse in due ruoli premiati ai festival, ed ecco Bodyguards And Assassins: un film commerciale talvolta discontinuo ma anche elettrizzante e divertente che risveglia il cinema hongkonghese di una volta.
Bodyguards And Assassins è fiction e non-fiction allo stesso tempo. Alcuni particolari sono fittizi, ma molti dei personaggi sono ispirati a persone in carne e ossa implicate nel Tongmenghui, il movimento di resistenza contro la dinastia Qing fondato nel 1905. Il film del regista Teddy Chen e del produttore Peter Chan è il racconto romanzato della formazione di quel gruppo, e utilizza la licenza artistica per raccontare un'emozionante storia nazionalista. Teddy Chen ci ha messo dieci anni per riuscire a portare questa storia sul grande schermo, e i suoi sforzi si sono concretizzati in una delle più grandi coproduzioni tra Cina e Hong Kong mai realizzate finora. Gli autori hanno persino ricostruito una dettagliatissima Hong Kong dei primi del Novecento per il pezzo forte del film, una sequenza d’azione che dura un’ora e che insegue le guardie del corpo mentre affrontano imboscate e insormontabili ostacoli per dare a Sun Yat-sen il tempo necessario a portare a termine la sua missione a Hong Kong.
La prima metà del film pone il contesto, introducendo i personaggi delle guardie del corpo. Chen sviluppa con perizia i suoi personaggi, dotando di motivazioni adeguate ogni membro del cast. Le varie situazioni descritte sono altrettanti modelli narrativi - un poliziotto corrotto cerca la redenzione, un oppiomane disonorato reclama la dignità perduta, una figlia vuole vendicare il padre - ma Chen ha trovato gli attori giusti e li ha collocati sapientemente nel quadro dei particolari storico-politici. Chen ha fatto un lavoro anche troppo preciso, poiché i suoi personaggi colpiscono anche più dello stesso Sun Yat-sen e dei suoi nobili fini. Se lo scopo principale di Bodyguards And Assassins è quello di insegnare alla gente chi era Sun Yat-sen, il risultato è solo mediocre.
Non che questo conti molto, perché nella seconda parte Bodyguards And Assassins esplode in uno spettacolo emozionante e divertente. L’ultima ora del film segue le guardie del corpo che scortano Sun da un incontro all’altro, mentre ad ogni svolta gli assassini cercano di abbatterlo. Le guardie del corpo sono pronte. Donnie Yen scatena i suoi pugni contro l’altrettanto potente Cung Le, mentre Leon Lai, nei panni di un solitario maestro di arti marziali, si scontra con una decina di nemici contemporaneamente. Nel frattempo Li Yuchun, che è un vero maschiaccio, combatte ferocemente contro uomini che sono grandi il doppio di lei, mentre il gigantesco Mengke Bateer va letteralmente in schiacciata contro i cecchini appollaiati alle finestre. L’azione tende al fantastico, ma è comunque da brivido. Chen mescola azione ed emozione in modo impressionante, e fa culminare il tutto con un inseguimento che richiama la celebre scena della scalinata di Odessa nella Corazzata Potëmkin e che coinvolge un risciò, un potente eunuco (Hu Jun) e un ragazzo spaventato (Wang Bo-chieh), pronto a sacrificare la propria vita per salvare la patria.
Le emozioni enfatizzate, l’azione estremizzata e la drammaticità esorbitante trasformano il film da thriller storico-politico ad avventura d’azione e di arti marziali, e tutto questo in modo incredibilmente efficace. Bodyguards And Assassins diventa l’equivalente di un film della serie Once Upon A Time In China: una storia epica piena di azione, che manipola la Storia per impressionare, istruire e divertire. Lo fa in modo omogeneo? Non proprio. Convincente? Assolutamente sì. Come molti film hongkonghesi classici, le varie parti di Bodyguards And Assassins possono anche non combaciare perfettamente, ma l’insieme è innegabilmente apprezzabile.
Ross Chen (www.lovehkfilm.com)