Cave Queens

Cave Queens (Onna Gankutsu-o), di Onoda Yoshiki è un tipico thriller d’azione, ma ha una vibrazione marcatamente sensuale grazie a Mihara Yoko e Banri Masayo, che interpretano rispettivamente Rumi (Mihara) e Emi (Banri), due sorelle che di notte ballano al cabaret Blue Moon, quartier generale di una rete di narcotrafficanti.
Dietro le quinte, Rumi affascina il capo della banda, Iwahara (Emi Shutaro); Emi invece il corpulento gestore del locale, Yajima (Sawai Saburo). Intanto, il loro fratello maggiore Shinichi (Kuromaru Ryo), un marinaio, collabora inconsapevolmente con Iwahara al suo traffico di droga.
Quando la sua nave viene assalita da un’altra banda di trafficanti, l’indignato Iwahara accusa Shinichi di tradimento e lo fa picchiare e rinchiudere in un seminterrato che assomiglia a una prigione. Le sorelle cercano di liberarlo, ma un killer della banda le scopre, e il loro tentativo fallisce. Sospettate a loro volta, le ragazze cercano di fuggire ma la sorte è loro avversa, e vengono portate in un’isola dove Iwahara e la sua banda contano di tendere un’imboscata alla banda rivale.
Nello scontro che segue, le sorelle fuggono in una caverna, ma vengono intrappolate da una frana. Date per morte, scoprono un tesoro nascosto da centinaia di anni. Ma a cosa serve quella nuova ricchezza, se moriranno di sete o di fame? Freneticamente, si mettono a scavare.
Come spesso accadeva quando Mihara e Banri erano sullo schermo, l’azione cede la scena all’eros, specialmente nei numeri di ballo iniziale e finale. Nel primo, Mihara e Banri si esibiscono in modo provocante per i maschi adoranti, ma nell’ultimo tormentano incessantemente un personaggio che una volta aveva potere su di loro, come diavolesse che giocherellano con un peccatore caduto.
In un’epoca in cui Hara Setsuko interpretava ancora l’eterna vergine nei film di Ozu, questo tipo di potere del sesso, visibilmente ostentato, ebbe un peso tale da rendere Cave Queens un film fuori del comune, e da innalzare a nuove vette di audacia il marchio di fabbrica dell’erotismo Shintoho.
Mark Schilling
FEFF: 2010
Regia: Yoshiki ONODA
Anno: 1960
Durata: 82'
Stato: Japan

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