Durante un picco di calore, quando la colonnina del mercurio sale su tutta la costa orientale cinese, così sale anche la passione tra i sudaticci personaggi della commedia romantica di Tony Chan e Wing Shya Hot Summer Days. Prese nell'ondata di calore, ci sono coppie pronte a fidanzarsi in due minuti e altre che semplicemente contano i giorni in attesa di innamorarsi; e le loro storie possano incrociarsi nei modi più straordinari.
A Hong Kong, un padre single tuttofare (Jacky Cheung) ha l’opportunità di tentare una relazione con una pianista di Shenzhen diventata massaggiatrice di piedi (René Liu), che muore dal caldo a casa perché non le funziona l’aria condizionata. L’ondata di calore nella regione sta minando anche i condizionatori d’aria di Hong Kong, dove un tecnico riparatore (Nicholas Tse) ha un bel po’ di lavoro in più, quando non è occupato a inseguire una misteriosa buona samaritana in motocicletta (Barbie Hsu). Sempre a Hong Kong, un accigliato cuoco di sushi (Daniel Wu) apre un ristorante e si vede capitare nel locale una vecchia fiamma (Vivian Hsu) entrata a mangiare un boccone e a cercare una seconda possibilità per riconquistarlo.
Più a nord, un fotografo di grido di Pechino (Duan Yihong) perde la pazienza con un’aspirante modella (Michelle Wai) e giura di distruggerle la carriera ma poi deve seguirne le tracce tirandosi dietro il suo assistente (Fu Xinbo), perché comincia a perdere la vista e sospetta una maledizione. E ancora più su, nello Zhenjiang, una ragazza di campagna che fa l’operaia (Angelababy) ordina al suo sudato ammiratore (Jing Boran) di stare sotto il sole di mezzogiorno per 100 giorni, per suggellare il suo amore per lei.
Malgrado le sue scene pervase da una calura assolata, Hot Summer Days in realtà è entrato nei cinema della Cina continentale all’inizio di quest’anno, in tempo per l' affollata programmazione del Capodanno Cinese e di San Valentino, approfittando furbescamente della coincidenza delle due date per guadagnare il più possibile. A far fluire al cinema frotte di spettatori ha contribuito il richiamo delle star presenti nel film, che hanno fornito fresche e vivaci interpretazioni. Jacky Cheung e René Liu formano un'accoppiata vincente, anche se raramente appaiono nella stessa inquadratura, mentre Nicholas Tse sfrutta il bizzarro linguaggio del corpo che ha reso così affascinante il suo ruolo in Bodyguards And Assassins. L’attrice taiwanese Barbie Hsu viene sottoposta a un completo restyling (oltre a recitare in cantonese) per diventare una ragazza indomita con un lato sensibile, mentre la giovane modella hongkonghese Angelababy è una vera rivelazione nei panni dell'operaia dello Zhenjiang. Altrettanto fotogenici, Daniel Wu, Vivian Hsu e il contingente di Pechino offrono ruoli più contenuti e cameo che comunque aiutano a far alzare il quoziente di fascino.
Hot Summer Days segna la prima incursione della 20th Century Fox nel cinema in lingua cinese ed è un film di bell'aspetto, esattamente come potrebbe suggerire il suo pedigree hollywoodiano. I co-registi Tony Chan e Wing Shya offrono una regia sicura e fantasiosa malgrado le loro brevi filmografie. Il lavoro del direttore della fotografia australiano Sion Michel è sontuoso e appariscente, mentre il grande montatore hongkonghese Wenders Li fa scorrere le varie storie d'amore con un'energia accattivante. La musica latina porta con sé ritmi tropicali e c’è un po’ di tempo persino per l'animazione, da un corteggiamento vicino a un acquario a effetti di computer graphics che coinvolgono l’intera città. Il tono delle storie è a volte frammentario, e i personaggi possono essere sviluppati solo di fretta, nel poco tempo a disposizione, ma queste pecche sono giustificabili se si considera il film per quello che è in realtà: una briosa produzione commerciale che infila perseveranza, buona volontà e speranza in una confezione totalmente popolare. Speriamo che i due registi di Hot Summer Days diventino dei cineasti più prolifici in futuro.
Tim Youngs