Invisible Killer

Invisible Killer è un classico thriller poliziesco ed anche un film di grande attualità, che esplora - come il primo film del regista, The Last Level, e come quest’ultimo, basato su un fatto di cronaca - aspetti inquietanti del mondo della comunicazione virtuale in un Paese in cui i cibernauti sono centinaia di milioni e dove il confine tra pubblico e privato non è ancora ben definito.
La storia si svolge a Yangshan, una piccola cittadina su un’isola della Cina meridionale. La polizia fa irruzione in un hotel alla ricerca di una banda di criminali, e ferma anche un uomo che viene scambiato per uno dei criminali a causa del suo atteggiamento sfuggente. Trattasi di Gao Fei, il quale racconta alla polizia di essere in fuga non dalla legge ma da un gruppo di cibernauti vigilantes che lo ritengono colpevole di aver sedotto Lin Yan, una donna sposata conosciuta via Internet. Dopo aver letto in rete l’accusa diffusa dal marito della donna, i vigilantes hanno lanciato una cosidetta “human flesh search” per individuare il colpevole e, pungolati anche dai media locali malati di sensazionalismo, dopo averlo minacciato in rete lo stanno cercando per punirlo anche fisicamente. Lui si è dato alla fuga, perdendo il lavoro ed abbandonando la famiglia. La polizia rilascia l’uomo, ma la situazione si complica rapidamente quando il cadavere mutilato di Lin Yan viene portato a riva dall’acqua. Il compito di scoprire la verità viene affidato a Zhang Yao, un’investigatrice intelligente e perseverante che sottopone Gao Fei ad un intenso interrogatorio. Ma la verità non è mai una sola, e come il corpo della donna, anche la rete di accuse, minacce e relazioni morbose in cui si era trovata invischiata la coppia di amanti viene a galla a poco a poco, attraverso una serie di flashback che si alternano al dialogo tra Gao Fei e Zhang Yuan. Il personaggio centrale del film è proprio l’investigatrice, interpretata in modo magistrale da Feng Bo che si è ispirata per questo ruolo a quello di Frances McDormand nel film Fargo dei fratelli Coen. L’attrice ha vissuto per due mesi in una stazione di polizia per immedesimarsi nel ruolo ed ha accettato di sottoporsi ad una trasformazione fisica notevole, che dona al film un senso di grande autenticità. Invisible Killer è il primo film girato in Cina con la nuova cinepresa digitale Red One, è stato prodotto con un modesto budget di 4 milioni di RMB e girato in soli 27 giorni. Affronta un tema di attualità e rilevanza sociale (la sceneggiatura è rimasta a lungo tra le mani dei censori prima di essere approvata) ma lo fa con lo stile del cinema commerciale; il successo di critica ottenuto in Cina dal film ha premiato la scelta del regista, che ha dichiarato di avere come modello il cinema dei fratelli Coen.
Maria Barbieri
FEFF: 2010
Regia: Wang Jing
Anno: 2009
Durata: 106'
Stato: China