A prima vista, October Sonata sembra avere un lieve profumo di melodramma coreano, con il racconto di una storia d’amore lunga quindici anni, sembra uno scherzo del destino, tra un insegnante di sinistra e una ragazza analfabeta che diventa scrittrice. Ma per il pubblico thailandese si tratta di un film, abilmente scritto e realizzato, che intreccia eventi importanti della storia politica e cinematografica con gli scontri degli anni Settanta – la morte di un leggendario divo del cinema, e due proteste studentesche che riuscirono ad abbattere la dittatura militare. October Sonata è stato sviluppato in modo così attento la maggior parte dei premi cinematografici thailandesi dell’anno come miglior film, miglior regista e migliore sceneggiatura.
È l’8 ottobre 1972 - al funerale del leggendario Mitr Chaibancha, una ragazza barcolla esausta nel mare di folla. Sotto la pioggia, va a sbattere contro una macchina e sviene. Il guidatore sta andando nella provincia di Cholburi, e lei si fa dare un passaggio. Ma non abita là, vuole solo vedere il luogo della morte del grande divo (l’attore Mitr Chaibancha era il divo più famoso della Thailandia. Precipitò incidentalmente da un elicottero durante le riprese del suo film The Golden Eagle, di cui Wisit Sasanathieng sta preparando un remake, The Red Eagle, per il 30° anniversario della sua morte, il 7 ottobre di quest’anno).
A questo punto che comincia la storia d’amore. Visto che lui l’indomani lascerà la Thailandia per perfezionare la sua istruzione in Occidente, promettono di rivedersi, sempre l’8 ottobre, due anni dopo, quando lui dovrebbe essersi laureato. Ma il destino e le circostanze politiche impediscono l’incontro. Quando si ritrovano, anni dopo, lei è già sposata mentre lui è impegnato in attività politiche. Ci vogliono circa dieci anni perché il loro amore finisca bene, ma forse solo nel ricordo.
Nota: La storia politica thailandese è segnata da due eventi chiave degli anni Settanta, noti collettivamente come “gli scontri studenteschi di ottobre”. Il primo avvenne il 14 ottobre 1973, quando per la prima volta gli studenti universitari guidarono manifestazioni di massa contro la giunta militare al governo e ottennero la transizione verso un governo civile. Ma l’instabilità dei governi democratici e la caduta del comunismo diedero il via a una guerra di propaganda contro il liberalismo studentesco, culminate in una repressione sanguinosa delle proteste studentesche il 6 ottobre 1976, quando un numero consistente di studenti trovò la morte, mentre altri scapparono nella giungla per evitare di essere marchiati come “comunisti”. In seguito la Thailandia tornò sotto il governo militare e i particolari di entrambe le vicende non sono mai stati chiariti ufficialmente. C’è stato un unico film su questo argomento, The Moonhunter (Bandit Ritthakol, 2000), che racconta la vita di un ex leader della protesta studentesca.
October Sonata è un piccolo capolavoro e contiene al suo interno un'estesa descrizione della società thailandese degli anni Settanta, nota come l’epoca della “ricerca dell’anima”. Elementi della cultura popolare come le canzoni, la letteratura e il teatro svolsero un ruolo chiave nel formare la nuova generazione. Lo si può vedere dallo sviluppo del personaggio di Saengchan, la protagonista, che da diciottenne ignorante inizia a frequentare corsi di recupero per adulti in modo da riuscire a leggere il libro che le ha dato l’uomo che ama, prima di diventare lei stessa una scrittrice di romanzi per la povera gente (si dice che questo personaggio sia ispirato a una vera scrittrice, Sri Daoruang). L’attrice Ratchawin, che lo scorso anno ha vinto il premio per il miglior film thailandese per The Last Love, è bravissima nella parte della ragazza ingenua che si trasforma in una donna liberata. Anche Pitsanu Nimsakul cattura il pubblico con la sua interpretazione dell’immigrato cinese che si dedica interamente alla donna che ama.
Recitazione a parte, il regista Somkiat tiene quasi tutto sotto controllo. La scenografia e i costumi si distinguono per la grande bellezza e gli obiettivi realistici, la messa in scena, curatissima, si sviluppa passando da una rappresentazione graziosa e allegra ad una sgradevole e triste, ma fiduciosa. Anche la musica sostiene l’ascesa e la caduta di questa storia d’amore classica. È un film che più si guarda e più piace.
Per chi vuole vedere la Thailandia nel periodo critico e nel sottosviluppo, October Sonata è la scelta giusta.
Anchalee Chaiworaporn