Phobia2

Phobia 2 utilizza la stessa formula di successo già sperimentata nel precedente 4Bia, combinando diversi cortometraggi in un unico film horror a episodi. Dalle quattro storie di 4Bia stavolta si passa a cinque, cosa questa che ha suscitato molte aspettative in Tailandia e all’estero. Al botteghino locale Phobia 2 è riuscito a risvegliare un’industria cinematografica inerte e a riportare il pubblico in sala, tanto da diventare il secondo film campione d’incassi del 2009. Brividi e divertimento riempiono lo schermo, come sempre avviene con le produzioni GTH.
Phobia 2 inizia con l’episodio di Paween Purijitpanya Novice, la storia di uno spirito molto indigeno che si chiama preta (una specie di demoni alti quanto un edificio). Il regista Paween utilizza sapientemente le sue capacità negli effetti speciali per dare vita a un demone speciale, che secondo la superstizione rappresenta quello che succede agli uomini che uccidono i propri genitori. Questa volta Paween elabora una storia moderna, in cui un ragazzo delinquente, Pe, uccide accidentalmente il padre mentre rapina una macchina che passa per strada. La madre lo manda in un monastero per farlo sfuggire alla polizia. Malgrado l’aiuto di un monaco, riuscirà Pe a sfuggire al suo enorme peccato? Novice è l’horror più spaventoso di questa antologia.
Il secondo episodio, Ward, è un seguito della prima parte: il complice di Pe si schianta con la motocicletta che usava per rapinare le auto di passaggio. Passa la notte in ospedale; ha entrambe le gambe fratturate e non può muoversi. Come sarà la sua nottata, visto che il suo vicino di letto sta morendo? L’atmosfera comica che pervade l’intero episodio rende sconvolgente il finale. Questa è normale amministrazione per Visute Poolvoralaks, funzionario di vecchia data della GTH, ma ciò non sorprende gli addetti ai lavori, perché è risaputo che Visute è il montatore-ombra delle produzioni della sua società.
L’episodio di Songyos Sugmakanan (Dorm) è il più eccentrico e sorprendente. Due saccopelisti giapponesi fanno l’autostop e fermano un camion per raggiungere la loro meta. Quando salgono a bordo, trovano un autista dall’aspetto singolare, e un ragazzo che lo accompagna. Quello che il camion trasporta però sembra ancora più strano. Songyos ha trasformato una recente notizia di cronaca - un camionista aveva scoperto dei clandestini birmani asfissiati nei container che trasportava - nel divertentissimo, spettrale e bizzarro Backpackers. I globetrotter professionisti ci penseranno due volte prima di fare l’autostop, dopo aver visto il film.
In Salvage Parkpoom Wongpoom, co-regista di Shutter, fa rabbrividire con la storia muta ma agghiacciante di fantasmi di persone morte di morte violenta, che ritornano. Nuch, proprietaria di un negozio di automobili usate, non si aspetta di dover pagare il fio per le truffe che mette in atto rivendendo macchine che sono state coinvolte in gravi incidenti stradali nei quali i passeggeri hanno perso la vita. Nel suo deposito di auto cominciano a manifestarsi strane apparizioni e voci sconosciute, finché una notte il figlio di Nuch scompare improvvisamente.
Banjong Pisanthanakun, che aveva lavorato in coppia con Parkpoom, presenta un episodio leggero ma molto divertente, In The End. Una troupe cinematografica è obbligata a finire le riprese del film horror che sta girando, anche se l’attrice che interpreta il fantasma muore improvvisamente e torna da morta per finire la parte. A Banjong piace divertirsi con una serie di gag e colpi di scena: forse questo è l’horror più divertente del mondo.
A prescindere dalla varietà di gusti raccapriccianti, Phobia 2 riesce benissimo a tenere insieme i vari episodi che lo compongono. Ogni parte si collega alle altre in modi diversi. Un’automobile, utilizzata in Backpackers, si ritrova anche tra le macchine di seconda mano di Salvage. Il ragazzo che condivide la corsia d’ospedale con un uomo morente in Ward è uno dei malviventi che attaccano e rapinano le macchine di passaggio in Novice, e ci sono molti altri collegamenti simili che ci fanno apprezzare il film. La fotografia è molto buona come sempre.
Anchalee Chaiworaporn
FEFF: 2010
Regia: Songyos SUGMAKANAN, WONGPOOM, PURIJITPANYA, PISANTHANAKUN, POOLVORALAKS
Anno: 2009
Durata: 124'
Stato: Thailand

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