In Queen Bee And College Boy Ryu (Jo-o Bachi to Daigaku no Ryu, 1960) di Ishii Teruo, Mihara Yoko interpretava il ruolo per cui era nata, quello di Tamami, tostissima figlia del capo della yakuza Sakura, che affronta i sangokujin (“gente del terzo stato”, un termine poco gentile usato per indicare cinesi, coreani e altri stranieri), che cercano di invadere il territorio del padre nel caos del Giappone postbellico.
Nel conflitto che segue, Tamami trova un alleato in Ryuji (Yoshida Teruo), uno studente universitario con uno speciale talento per le risse di strada il cui sogno è quello di diventare lui stesso un gangster. Il padre di Tamami (Arashi Kanjuro) rifiuta però la sua richiesta di entrare nella banda - e Ryuji finisce per formarsene una sua.
Intanto la banda rivale Dobashi sta tramando per mettere i Sakura contro i sangokujin e, una volta che entrambi i gruppi si siano massacrati a vicenda, occupare il territorio dei Sakura.
L’azione ricorda i tradizionali film di cappa e spada di samurai, soprattutto quando il maturo Arashi Kanjuro, già divo di quel genere filmico nel periodo del muto, inizia l’offensiva, mostrando ai giovincelli come si deve fare con impareggiabile boria e impeccabile tecnica.
La Tamami di Mihara Yoko non è comunque da meno: quando la banda dei Dobashi esibisce una spogliarellista a una festa affollata e chiassosa, anche Tamami si spoglia su uno dei carri e surclassa la rivale con le sue grazie.
Mark Schilling