Secret Reunion si apre con un prologo lungo ed entusiasmante prima di arrivare al cuore della storia. Ji-won (Gang Dong-won) è una spia nordcoreana che vive sotto mentite spoglie a Seoul. Sebbene abbia lo stesso aspetto elegante di qualunque altro giovane membro della società capitalista, sente la mancanza della moglie e desidera ardentemente tornare a casa. Per la sua ultima missione viene convocato da una spia più anziana per prendere parte a un attentato nei confronti di un ex collega che è passato dall’altra parte della barricata. Intanto, un agente dei servizi sudcoreani, Han-gyu (Song Kang-ho), fiuta il complotto e ingaggia una caccia spericolata ai potenziali assassini.
In queste scene iniziali si percepiscono immediatamente tutti i punti forti del film: il ritmo è vivace e molte cose accadono contemporaneamente, ma la regia è così uniforme che ogni svolta narrativa rimane chiara. I protagonisti ricevono la giusta profondità da una sceneggiatura che evidenzia le loro fragilità e li presenta attraverso difficili scelte morali. Il film è, a seconda dei momenti, entusiasmante, divertente, teso e triste. In seguito l’azione fa un passo avanti di sei anni, quando i due protagonisti si incontrano nuovamente in circostanze molto diverse. In questa parte, più lunga, del racconto è abbastanza facile indovinare la direzione che la storia ha preso, ma la regia sicura e alcuni dettagli memorabili rendono più facile non pensarci e semplicemente godersi lo spettacolo.
Secret Reunion è un'opera seconda molto riuscita per il giovane regista Jang Hun, che ha iniziato la sua carriera come aiuto regista di Kim Ki-duk e ha debuttato alla regia nel 2008 con il successo commerciale e di critica Rough Cut, che, anche se di proporzioni più ridotte rispetto a questo, era forse più innovativo e suscitava maggiori riflessioni. Secret Reunion invece voleva essere sin dall’inizio un tentativo più commerciale, ma il fatto che abbia avuto un così grande successo (con oltre 5 milioni di biglietti venduti) dovrebbe essere sufficiente per dare un bell'impulso alla carriera di Jang. Sicuramente sentiremo ancora parlare di lui nel prossimo futuro.
Certo, nessuno si sorprenderà nel sentire che una delle principali ragioni per vedere questo film è l’interpretazione di Song Kang-ho. L’attore ritrae Han-gyu come un uomo trascinato contemporaneamente in molte direzioni diverse che, sebbene non esiti a imbrogliare un pochino per proseguire sulla sua strada, continua a essere inseguito dalla sua coscienza, anche senza che lui lo ammetta apertamente. Il ruolo non si distacca molto da quelli precedenti di Song, ma l’abilità dell’attore nell’utilizzare il linguaggio espressivo del corpo e nel controllare magistralmente la propria voce danno freschezza alla sua interpretazione. L’accoppiata con Gang Dong-won sembra avere aiutato anche quest'ultimo a produrre un’interpretazione particolarmente carismatica e coinvolgente. Comunque, l’attore che per certi versi si è messo in luce più di tutti gli altri, è Goh Chang-seok (interprete del regista Bong in Rough Cut) nei panni di un boss della malavita vietnamita. Anche se a un madrelingua vietnamita risulterà ovvio che si tratta di un attore coreano, Goh è riuscito a imbrogliare molti spettatori locali, e con i suoi tempi comici e la sua comunicatività ha provocato fiumi di risate.
I commentatori coreani hanno notato la somiglianza tra questo film e una lunga serie di precedenti blockbuster ad alto budget sul tema dei nordcoreani, di grande successo al botteghino (soprattutto Shiri, JSA, Silmido, Tae Guk Gi e Welcome To Dongmakgol). Come i film che lo hanno preceduto, Secret Reunion inserisce ritratti umani di personaggi nordcoreani e si concentra sui singoli individui, intrappolati nelle maglie di forze politiche potenti e impersonali. Ma Secret Reunion ha il vantaggio di essere stato realizzato su scala più ridotta, e di essersi limitato solo a due protagonisti, il che gli ha dato una veste più nuova e gli ha permesso di dedicare più tempo alla caratterizzazione dei personaggi. La fine magari non contiene alcun approfondimento sulla particolare situazione politica coreana, ma i personaggi del film resteranno nella memoria.
Darcy Paquet