The Call Girls

Tornando ai problemi sociali dopo un paio di film commerciali girati nei primi anni Settanta, Patrick Lung Kong confezionò una coraggiosa storia incentrata su alcune lavoratrici del sesso in The Call Girls. Bloccato prima dell’uscita dopo aver messo in allarme la censura, il film segue donne che vendono il proprio corpo attraverso tutti gli strati sociali. Cilla offre un servizio di alta classe in casa sua, e la sua vita amorosa sta prendendo una brutta piega. Un’altra ragazza squillo d’alto bordo, Liza, si trova in mezzo a imbarazzanti liti con dame dell’aristocrazia, in particolare ad un party in giardino affollato di clienti dalla doppia faccia. La poverissima Pai Lu trascorre ore brutali in un bordello mentre, al villaggio, la salute di suo marito si affievolisce. Hui-ying, la quarta ragazza, è una tossicodipendente, resta incinta e poi trova aiuto attraverso una chiesa. Un’altra ragazza più giovane, Shao-fong, se la fa con dei delinquenti e viene costretta al vizio. The Call Girls, ch non è semplicemente un film antologico, inquadra le storie di queste donne intorno alla televisione, come espediente narrativo. Un talk show fittizio dal titolo Society And You introduce un sostenitore della legalizzazione della prostituzione, che spiega gli elementi legali pertinenti e scodella una serie di sondaggi d’opinione che denunciano il doppio standard morale del grande pubblico, e il suo cinismo, nei confronti del commercio sessuale. La quantità di storie da raccontare e di argomenti da trattare richiedono un dinamismo di messa in scena, pertanto spesso le scene si susseguono con un rapido montaggio incrociato saltando tra le varie protagoniste e gli spezzoni televisivi. Lung Kong attinge a piene mani dalla grande tradizione del melodramma hongkonghese, non ultimo nella storia interpretata da Tina Chin (dove lui interpreta il marito malato), e lo aggiorna con dettagli che fanno presa, come un una gara di scontri fra automobili in cima a una scogliera. Esemplificando il desiderio del regista di miscelare gli obiettivi commerciali del cinema popolare con l’analisi di problemi pubblici pressanti, The Call Girls può rasentare il sensazionalismo: una donna partorisce in un bagno d’albergo, un’altra viene spogliata da donne ricche a una sfilata di moda. Ma il punto di vista dell’industria del sesso non significa che gli spettatori debbano aspettarsi audaci scene di letto. Come per i successivi migliori film hongkonghesi che parlano di prostitute, da Queen Of Temple Street di Lawrence Lau del 1990, a True Women For Sale di Herman Yau del 2008, il film è concentrato sullo sviluppo dei vari personaggi. Ciò significa che Lung Kong aveva più spazio per descrivere e commentare i problemi sociali e morali che circondano la tratta delle donne, i loro clienti e quelli che vivono a loro spese o insieme a loro: di conseguenza The Call Girls vale ancora di più. Il film, originariamente uscito in mandarino, venne redistribuito nel 1984 in cantonese.
FEFF: 2010
Regia: Patrick Lung Kong
Anno: 1973
Durata: 86'

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