The Message

La recitazione di buon livello e la trama gialla ben congegnato sono garanzia di riuscita nel successo cinese The Message, un dramma in stile Agatha Christie infarcito di grandi star come Zhou Xun e Li Bingbing. Ambientata all’epoca della seconda guerra mondiale, in un castello lussuosamente arredato, questa storia di sinistri agenti governativi che cercano di smascherare una spia della resistenza cattura l’attenzione degli spettatori fin dall'inizio e non la lascia mai andare.
Nel 1942, un movimento di resistenza aveva scatenato un’ondata di omicidi di personaggi chiave del governo fantoccio fedele al Giappone. Un alto funzionario del controspionaggio, il colonnello Takeda (Huang Xiaoming) apprende che i combattenti della resistenza hanno infiltrato una talpa all'interno del suo dipartimento, così prepara una trappola diffondendo un messaggio falso, relativo a un incontro in un lontano castello sul mare.
Alla data stabilita cinque membri del suo dipartimento arrivano al castello, lui li rinchiude e annuncia che uno di loro deve essere la talpa, il cui nome in codice è Phantom. I cinque sospetti sono la sensuale Li (Li Bingbing), un'ufficiale esperta in codici cifrati; l’esuberante signora Gu (Zhou Xun), che all’inizio prende le indagini come uno scherzo; il capitano Wu (Zhang Hanyu), che cova un complesso per la vergognosa carriera militare del padre; il tenente Bai, dichiaratamente gay (Alec Su); il loro collega più anziano Jin (Da Ying), che è visibilmente sotto stress per l’indagine.
Con le camere da letto sotto controllo e soldati che montano sempre la guardia, i cinque indagati vengono presi da parte per colloqui separati e ben presto la tensione sale. Quando l’analisi grafologica sembra accusare uno di loro, il malcapitato viene trascinato in camera di tortura e sottoposto a trattamenti così duri che muore prima di rilasciare una confessione. Presto diventa chiaro che comunque la vittima era stata incastrata, e così la gara per smascherare Phantom entra in una nuova fase. La sceneggiatura, dal ritmo vivace, offre ai vari interpreti molteplici opportunità per condividere la luce della ribalta. Si distinguono in particolare le due attrici Zhou e Li, con Zhou (Suzhou River, The Banquet, Baober In Love), che applica al ruolo della signora Gu il suo consueto dinamismo, e Li (A World Without Thieves), che conferisce profondità emotiva a un’interpretazione più sommessa. Ma, in generale, l’intero cast è una gioia per gli occhi.
La regia è ripartita tra il taiwanese Chen Kuo-Fu (Double Vision), che si è concentrato sulla sceneggiatura, la postproduzione e gli effetti speciali, e il cineasta emergente Gao Qunshu (Old Fish), che ha assunto il controllo sul set. Il risultato finale talvolta è un po’ troppo esuberante, con riprese in picchiata e la sequenza esageratamente lunga dei titoli di testa, ma l’energia no manca mai. Gli elementi tecnici del film, dagli eleganti costumi alla scenografia e al castello rielaborato in computer graphics, sono realizzati con altrettanta scioltezza.
Intanto, gli spettatori non potranno fare a meno di notare (forse anche indignandosi) la diabolica malvagità delle scene di tortura, che deviano decisamente ben oltre la sfera del politicamente corretto, ma che sono innegabilmente creative.
The Message è uscito su larga scala in Cina il 29 settembre, e si è subito affermato come un grande successo commerciale per la produzione, la Huayi Brothers. Esso rappresenta in qualche modo uno stile nuovo e più sicuro per i blockbuster cinesi. Il successo commerciale del film, e gli apprezzamenti ricevuti da molti normali spettatori, stanno a significare che la sua influenza si farà sentire, e c’è già un sequel in cantiere.
Darcy Paquet
FEFF: 2010
Regia: Chen KUOFU and Qunshu GAO
Anno: 2009
Durata: 122'
Stato: China

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