Ci sono essenzialmente due tipi di film sulla yakuza. Uno guarda ai tipici gangster giapponesi in modo serio, addirittura romantico, come a rappresentanti di un ethos feudale ormai in via di sparizione. L’altro tratta i gangster in maniera comica, per quanto violenta, come imbecilli con troppo testosterone e troppo poche cellule cerebrali.
Tratto da un fumetto di Ishikawa Ken, il film Yakuza Weapon, di Sakaguchi Tak e Yamaguchi Yudai, appartiene di più al lato comico, anche se il protagonista, un ragazzaccio yakuza interpretato dal veterano del cinema d’azione Sakaguchi, picchia in modo reale - e surreale.
Questa combinazione è diventata familiare con i film di Miike Takashi, come Full Metal Yakuza (Full Metal Gokudo, 1997) e Dead or Alive (Dead or Alive: Hanzaisha, 1999). Ma Sakaguchi e Yamaguchi - che hanno fatto coppia per la prima volta come attore e regista in Battlefield Baseball (Jigoku Koshien, 2003) - alzano la posta non solo in termini di pugni sferrati, pallottole sparate e corpi esplosi, ma anche in termini di allegro disprezzo per la realtà, la logica o qualunque altra cosa ostacoli un’azione ininterrotta che tenga gli occhi incollati allo schermo.
La causa di questo trambusto sullo schermo è Iwaki Shozo (Sakaguchi), un ex gangster diventato mercenario, che mentre schiva pallottole e si fa beffe delle mine antiuomo in America Latina viene richiamato in patria dopo la morte dell’anziano padre (Maro Akaji), boss della malavita.
Una volta tornato in Giappone, Shozo scopre che Kurawaki (Tsurumi Shingo), un capobanda che un tempo era il braccio destro di suo padre, è il responsabile della sua fine. Malgrado la banda di Kurawaki, la Death Drop Mafia, sia decisamente numerosa, Shozo è ossessivamente determinato ad aprirsi la strada in mezzo a loro a forza di pugni, calci e colpi di lama per esigere la sua vendetta.
Attaccando la banda praticamente da solo (visto che i suoi due scagnozzi sono comicamente inutili), Shozo arriva vicinissimo al suo obiettivo, Kurawaki, ma riporta ferite che richiedono un trattamento chirurgico importante - e quantomai strano. Sopravvive, ma con un braccio che si trasforma magicamente in un cannoncino M61 Vulcan e con un ginocchio che cela un lanciarazzi. Trasformato in una letale arma yakuza, Shozo è pronto per conquistare il mondo.
Sakaguchi, che è stato catapultato nel firmamento dei divi con il film d’azione Versus, un successone del 2003 di Kitamura Ryuhei, interpreta Shozo come uno spaccaossa ringhiante e furioso, che ha il combattimento nel sangue e spara dei colpi che farebbero accartocciare un carro armato. Questa caricatura di supercattivo sarà anche stata mutuata dal fumetto di Ishikawa, ma è Sakaguchi a darle spessore con le sue straordinarie abilità nelle arti marziali.
Shozo incrocia sulla sua strada altri personaggi, come Nayoko (Kurokawa Mei), la sua innamorata carina ma litigiosa, e Tetsuo (Murakami Jun), un amico d’infanzia annebbiato dalla droga e trasformatosi in nemico. Ma essenzialmente Shozo è un esercito concentrato in un solo uomo, e Yakuza Weapon è il suo irrefrenabile spettacolo.