Yariman

Kenichi e Miki stanno insieme da un bel po’ di tempo, ma il loro rapporto ha perso effervescenza. Anche la loro vita sessuale non soddisfa più Kenichi, che inizia a correre dietro ad altre donne. Un incontro casuale con Yoshiko, la sua vecchia fidanzata dei tempi del liceo, rappresenta un’ottima occasione. Passano la notte insieme, ma quando Yoshiko lascia l’appartamento di Kenichi, la mattina dopo, viene investita da una macchina e muore.

Kenichi, venuto a sapere che Yoshiko era sola al mondo, decide di andare alla ricerca della tomba di famiglia della ragazza e portarvi le sue ceneri. Miki accompagna malvolentieri l’infedele fidanzato a Niigata, la cittadina di origine di Yoshiko. Nel corso del loro viaggio incontrano ex vicini e conoscenti di Yoshiko e Kenichi si rende conto di non averla mai conosciuta sul serio. La morte della sua ex fidanzata lo sospinge a intraprendere un percorso di ricerca dell’anima, di scoperta di un passato che riporta alla luce emozioni nuove e impreviste. Attraverso il viaggio, Kenichi e Miki hanno la possibilità di riconsiderare il loro rapporto.

Sakamoto Rei è il più giovane dei cosiddetti registi shichifukujin, che hanno esordito negli anni Novanta. Sakamoto si è formato come assistente alla regia di Zeze Takahisa e Sato Toshiki, con il quale condivide un’inclinazione per le storie ambientate in situazioni di vita quotidiana. Yariman segue un modello familiare, che si ritrova in altri film di Sakamoto, come il suo film d’esordio 3 Balls, 1 Strike (presentato al Far East Film Festival 2002 con il titolo A 3-1 Count): la storia di un viaggio alla ricerca dell’anima, provocato dalla morte di un buon amico.

Yariman è tipico della generazione degli shichifukujin nel suo rifuggire da storie apertamente politiche o di critica sociale a favore di racconti che si concentrano maggiormente sulle relazioni interpersonali e di genere. Gli argomenti affrontati da Yariman (la morte, la perdita, il dolore, la memoria) sono temi essenziali per l’intera umanità, e Sakamoto li affronta non in modo pesante, ma lieve e rispettoso.
FEFF: 2011
Regia: SAKAMOTO Rei
Anno: 2008
Durata: 65'
Stato: Japan

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