Million Dollar Crocodile

Dalla giungla paludosa della Thailandia ad un parco di Hangzhou nella provincia dello Zhejiang in Cina la strada è lunga anche per un coccodrillo, la cui storia comincia nel luglio del 1990 quando, catturato, viene portato oltre confine via la provincia dello Yunnan nel mercato illegale del Guangdong per essere venduto al migliore offerente. A contenderselo ci sono Zhao Bocca Larga che lo vuole per metterlo in menu per i clienti del suo ristorante e Liu il Calvo che fa in tempo ad acquistarlo per i suoi numeri da circo. Il 30 giugno del 2011 ritroviamo Liu il Calvo, proprietario di un parco a Hangzhou, costretto a vendere i coccodrilli del suo parco ad un uomo d’affari che promette di garantire loro una vita migliore. Tra questi c’è Ah Mao il coccodrillo (femmina) thilandese che in più di vent’anni ha assunto forme giganti: otto metri di lunghezza per due tonnellate di peso. Quel giorno Liu il Calvo sarebbe ritornato a Pechino dalla famiglia che ha trascurato per anni. Ma un uomo d’affari fa affari e il carico di coccodrilli va direttamente al ristorante di Zhao Bocca Larga che finalmente riesce a mettere le mani su Ah Mao.

Ma con i coccodrilli di 8 metri e 2 tonnellate non si scherza. Ah Mao riesce a scappare nonostante il potente anestetico e ad avventurarsi nella vicina piantagione di tè, dove incontra e terrorizza Wen Yan, che è appena tornata dall’Italia dopo otto anni di lavoro, ha mollato su due piedi in autostrada il suo fidanzato infedele Zhou Xiaoou e si trova a girovagare per la stessa piantagione. Le sue grida dal palo della luce dove si è arrampicata non richiamano l’attenzione di nessuno e nel tentativo di cacciare via il coccodrillo la sua borsa con 100.000 euro (1 milione di RMB circa), i risparmi di otto anni di lavoro, più i suoi documenti e il suo cellulare, finiscono nelle fauci di Ah Mao. La disperazione di Wen Yan per aver perso i risparmi di una vita monta quando nessuno le crede, neanche il poliziotto di quartiere Wang Beiji, chiamato Wang l’Impreciso per la certezza con cui sbaglierebbe a centrare il bersaglio.

L’allarme viene diramato quando Wang Beiji che inizia a perlustrare la zona ritrova una pecora scomparsa sbranata in fondo alla diga. Venuto a sapere che 100.000 euro si trovano nella pancia di Ah Mao, Zhao Bocca Larga e i suoi uomini si mettono sulle tracce del coccodrillo per recuperare il bottino.

In una storia al limite del verosimile in cui un gigantesco coccodrillo scorrazza per le piantagioni nascondendosi nel lago e terrorizzando la gente, il film non ha nessuna pretesa se non di voler essere un film di genere spassoso, ma il regista Lin Lisheng non rinuncia ad un pizzico di humour nero presentandoci un coccodrillo “incompreso”, preoccupato solo di adattarsi ad un ambiente che non è il suo, di proteggersi e di sfuggire al destino di diventare carne da macello per sfamare clienti esigenti di un ristorante illegale, di depositare le uova, i suoi cuccioli, come tutte le mamme di qualsiasi specie. Alla fine la mamma coccodrillo, il mostro della storia, risulta il personaggio più “umano” e “sano” nella folla di personaggi che ruotano nella storia. Wen Yan perde la sua borsa con una cifra da capogiro per il brivido di “portare i suoi euro con se dovunque vada perché possa toccarli e avere la sensazione vera del denaro che possiede”; Zhao Bocca Larga non si ferma davanti al pericolo, assolutamente insensibile all’idea di rischiare le vite dei suoi uomini o alla morte del suo macellaio pur di inseguire denaro e business; il poliziotto di quartiere Wang Beiji, pistola alla mano, trova finalmente l’occasione per dimostrare il suo coraggio e ottenere la sua rivincita etichettato ormai da anni come quello che manca il bersaglio, patetico nel suo esercitarsi a casa con i video game. Lo stesso Liu il Calvo si è guadagnato la vita esibendosi a spese di un coccodrillo, e incapace di salvarlo lo attira fiducioso della sua esperienza lì dove possa essere freddato. Sembra che per sopravvivere nella giungla della Cina di oggi, i coccodrilli si muovano sotto mentite spoglie, e a quelli veri non resta che piangere.
Maria Ruggieri
FEFF: 2013
Regia: LIN Lisheng
Anno: 2012
Durata: 87'
Stato: China

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