Unbeatable

Dal 2008, con The Beast Stalker, Dante Lam ha dato un nuovo impulso alla sua carriera con una serie di film d’azione nei quali l’elemento drammatico ha una rilevanza maggiore dell’azione fine a sè stessa. Questa formula di Lam non ha mai trovato applicazione migliore che nel dramma sportivo Unbeatable. Parole come “edificante” e “ispiratore” non si utilizzano di solito per descrivere i film di Lam, ma si adattano perfettamente a Unbeatable, il miglior film dell’autore dai tempi di Beast Stalker, e probabilmente il più godibile fino ad oggi.

Il punto forte di Unbeatable sono le arti marziali miste (MMA), ma il film in realtà è un dramma basato sui personaggi, tre anime tormentate di Macao: l’ex pugile Ching Fai (Nick Cheung), il giovane oppresso Lin Siqi (Eddie Peng) e la madre single Gwen (Mei Ting). Ching Fai fugge da Hong Kong quando i suoi creditori iniziano a stargli alle costole; Siqi è costretto a lavorare come manovale a giornata dopo che suo padre (Jack Kao) ha dilapidato il patrimonio di famiglia in speculazioni immobiliari; mentre Gwen è diventata psicolabile dopo una grave tragedia familiare. Grazie al suo vecchio amico Tai-sui (Philip Keung), Ching Fai trova lavoro come aiuto allenatore in una palestra del posto e subaffitta una camera nello stesso appartamento in cui vive Gwen con la figlia decenne, Dani (Crystal Lee, vista anche in The Viral Factor di Lam). Nel frattempo, Siqi decide di partecipare a un torneo di arti marziali miste di alto profilo per incoraggiare il padre a rimettersi in piedi.

Con soli due mesi di tempo, Siqi inizia ad allenarsi nella palestra di Ching Fai e, quando viene a conoscenza del passato da pugile di Fai, gli chiede di diventare il suo allenatore. Il titolo cinese di Unbeatable corrisponde approssimativamente ad “Aspro combattimento”, riecheggiando il tema del film: le difficoltà della vita vanno affrontate come una battaglia. Tale tema, e la storia del rapporto mentore-allievo, non rappresentano una novità per questo genere di film, ma Unbeatable dà il meglio di sè proprio quando si affida all’alchimia interpretativa tra Nick Cheung e Eddie Peng. Sebbene l’attenzione dei media si sia concentrata sul loro allenamento fisico per le scene di combattimento, in realtà la chiave del successo del film sta nel cameratismo tra loro due, che condividono alcune scene davvero divertenti, mentre la seconda parte, quando il torneo di MMA li tiene lontani, è più debole.

Ad ogni modo, le arti marziali miste costituiscono uno dei principali motivi di attrazione del film. Il generoso utilizzo di calci e prese rende le scene di combattimento più intense rispetto al classico film di pugilato, soprattutto quando sul ring c’è Andy On nei panni di un lottatore arrogante. Tra nasi ammaccati e spalle slogate, la sceneggiatura ci ricorda in continuazione che negli incontri di MMA si può anche morire. Sebbene siano l’impianto drammatico e i personaggi a elevare Unbeatable al di sopra della media dei film d’azione, gli appassionati di questo genere cinematografico apprezzeranno i brutali combattimenti di arti marziali miste del film. Considerando il difficile compito di interpretare un personaggio drammatico con tempi comici, Cheung si esibisce in una delle migliori interpretazioni della sua carriera nei panni di Fai.

Cheung, che ha all’attivo due ruoli altamente drammatici sotto la regia di Lam, si rivela un attore in grado di trovare il difficile equilibrio tra umorismo e dramma, quando il copione lo richiede. Peng è molto piacevole (anche fisicamente) nei panni di Siqi, ma in ultima analisi è messo in ombra da Cheung e dalla giovane Crystal Lee, semplicemente meravigliosa nei panni di una ragazzina che, per la sua età, ha già patito anche troppe avversità. Il rapporto tra Fai e Dani conduce agilmente il film, tanto quanto l’interazione tra Fai e Siqi, ed è tutto merito degli attori. Anche se Unbeatable ha la sua parte di melodramma (nel rapporto tra Siqi e il padre, nel passato di Gwen e nella sua malattia mentale), la sceneggiatura scritta da Lam insieme al suo collaboratore abituale Jack Ng e a Fung Chi-fung non permette mai a questi elementi di appesantire il film.

L’eccessiva quantità di fili narrativi nell’intreccio fa sì che il film duri poco meno di due ore, ma Lam e il suo montatore riescono a mantenere la storia sempre avvincente. La mdp del direttore della fotografia Kenny Tse, in continuo movimento, ci regala uno dei più bei ritratti visivi di Macao degli ultimi tempi e conferisce alle scene d’azione una particolare intensità e un costante senso di urgenza. Unbeatable non reinventa il genere cinematografico cui appartiene, ma è uno spettacolo di altissima qualità che dimostra come Dante Lam riesca ancora a dare il meglio di sè.
Kevin Ma
FEFF: 2014
Regia: Dante Lam
Anno: 2013
Durata: 115'
Stato: Hong Kong

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