Very Ordinary Couple

Dopo tre anni di una relazione amorosa segreta, i colleghi Dong-hee (Lee Min-gi) e Young (Kim Min-hee) si lasciano. Con sentimenti feriti e incomprensioni che sfociano nella rabbia, le emozioni che provano uno per l’altro non possono essere occultate così facilmente. Very Ordinary Couple si apre con uno spettacolo pirotecnico, quello di due ex innamorati arrabbiati e decisi a ferirsi e umiliarsi a vicenda in qualunque modo possibile. Il fatto che i due lavorino nella stessa banca e che siano costretti a vedersi per cinque giorni alla settimana contribuisce a rendere la situazione ancor più tesa ed estremamente pericolosa.

Questa parte iniziale è estremamente divertente, grazie ai dialoghi serrati e alle intense interpretazioni dei protagonisti, con insulti veementi ed energiche rappresaglie. Ma le tempeste non durano per sempre ed è quando la rabbia dei due inizia a placarsi che Very Ordinary Couple si dimostra un film più riflessivo e interessante. La regista-sceneggiatrice Roh Deok ha dichiarato che questa non è tanto una storia incentrata sui singoli personaggi di Young e Dong-hee, o sul modo in cui evolvono nel tempo, ma piuttosto una storia sulla relazione stessa. La distinzione è importante, e spiega sia com’è strutturata la trama (dire di più significherebbe rivelare troppo del film) sia il modo in cui ci sembra di osservare la coppia da una certa distanza. Non che loro non ci interessino, ma piuttosto che essere invitati all’interno delle loro teste, ci viene mostrata sempre la loro interazione reciproca.

La modella e attrice Kim Min-hee (Hellcats, Actresses) esprime una bella gamma di emozioni quando il suo personaggio Young supera la rottura iniziale e inizia a vedere Dong-hee sotto una nuova luce. I cambiamenti graduali nei sentimenti di lei vengono espressi con delicatezza e precisione, a ulteriore dimostrazione che, con il trascorrere del tempo, le abilità interpretative di Kim sembrano solo migliorare. Il coprotagonista Kim Min-gi spende un’energia diversa - concentrata e intensa, a differenza della natura algida di lei - ma in questo film i due si completano benissimo a vicenda. Anche lui sembra un attore dal grande potenziale.

In qualche modo, anche la scelta della banca per l’ambientazione di questa storia funziona veramente bene: non solo fornisce un bel po’ di personaggi di contorno interessanti (in particolare Ra Mi-ran, che si sta facendo notare come uno dei caratteristi più importanti della Corea), ma la moderna asetticità dell’ambiente bancario si contrappone bene alle emozioni che ribollono poco sotto la superficie.

Pare decisamente inappropriato definire Very Ordinary Couple una commedia romantica, anche se a tratti lo è, sia commedia che romantica. Se è difficile da inquadrare, forse è perché il film evita i cliché tipici e gli archi temporali delle relazioni sentimentali Qui, al contrario, abbiamo una prospettiva decisamente affascinante ma anche piuttosto onesta di come i sentimenti possano cambiare o rimanere intatti nel corso del tempo; invece di cercare semplicemente di lasciare nel pubblico un’emozione intensa e romantica alla fine della storia, questo film ha veramente qualcosa da dire sulla natura delle relazioni.

La freschezza e l’originalità di Very Ordinary Couple sono una sorpresa piacevole. Spesso l’industria cinematografica coreana non concede molta libertà di movimento ai registi più giovani, a meno che non optino per una produzione a basso budget. Ma Roh Deok in qualche strano modo è riuscita a dribblare le limitazioni di tipo commerciale che le sono state imposte e a sfornare un’opera decisamente particolare, sincera e personale. Il film non è stato un successo enorme, ma ha avuto risultati di tutto rispetto al botteghino e ha suscitato recensioni positive. Ottenere tutte queste cose contemporaneamente è già di per sé un risultato rilevante.
Darcy Paquet
FEFF: 2014
Regia: ROH Deok
Anno: 2013
Durata: 112'
Stato: South Korea

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