Commedia sportiva e dramma familiare insieme, Second Chance propone una storia vincente che diverte nonostante si avventuri nel territorio delle tematiche familiari. Il film si apre in medias res, con l’ex campione mondiale di biliardo Hsieh Shuan-feng (Monster Wen) che incontra per una partita clandestina di biliardo palla 9 il gangster Hsu Che-yung (il veterano attore taiwanese Jason Wang). La genesi di questa sfida richiede che un flashback che ci porta quando Shuan-feng scelse volontariamente l’esilio nella campagna taiwanese dopo una disastrosa partita di biliardo. Ai nostri giorni, Shuan-feng è diventato un ubriacone che gestisce un chioschetto di zuppa e non riesce a fermare il tremito incontrollabile delle sua mani, sottraendosi a qualsiasi sfida a biliardo. Dalle stelle alle stalle.
Shuan-feng viene stanato dal suo ritiro dalla nipote Siang (Peijia Huang), che ha perso di recente entrambi i genitori, uno dei quali era il fratello maggiore di Shuan-feng. In mancanza di un tutore adeguato, Siang rischia di finire in orfanotrofio e di dover cedere la sala biliardo di famiglia agli usurai. Inizialmente Shuan-feng non vuole assumersi la responsabilità di Siang, ma in realtà il suo rifiuto è solo un modo per coprire i propri problemi personali e la sala biliardo di famiglia ha per lui un significato davvero speciale. Quando Siang decide di sfruttare la propria abilità nel biliardo palla 9 per riuscire a tenere la sala, Shuang-feng accetta di allenarla per farla partecipare a partite clandestine e a un torneo femminile del campionato mondiale di palla 9. Tuttavia, l’oscuro passato di Shuan-feng fa sì che raggiungere i loro obiettivi sia più difficile del previsto.
Diversamente dai più vivaci film asiatici a tema sportivo, che sembrano degli anime giapponesi in live-action, Second Chance propone una narrazione più realistica e sfumata, costruita intorno ai temi della redenzione e della famiglia. È la storia di un campione arrogante, che è stato umiliato dalle circostanze e al quale viene offerta la possibilità di recuperare il proprio orgoglio e riallacciare i rapporti familiari. Non mancano elementi più cupi (come scommesse clandestine e pericolosi criminali), ma hanno una rilevanza secondaria rispetto alle emozioni positive e ottimistiche. Tra Peijia Huang e Monster Wen, parenti che avevano perso i contatti e che condividono un difficile passato, si sviluppa una sottile alchimia e il loro lento viaggio verso la riconciliazione si dimostra estremamente stimolante.
Anche l’azione relativa al gioco del biliardo è convincente: le strategie e le mosse utilizzate sembrano molto realistiche e la computer grafica utilizzata per i tiri a effetto più impressionanti è praticamente invisibile. Il biliardo e la specialità del biliardo palla 9 sono relativamente più diffusi a Taiwan rispetto ad altri Paesi, e il film ammannisce al pubblico degli appassionati la presenza di veri giocatori professionisti. Nel suo percorso verso la finale, Siang affronta gli ex campioni del mondo di palla 9 Allison Fisher, Kelly Fisher e Kim Ga-young, mentre il trionfatore del campionato del 2007, Pan Xiaoting, interpreta il principale antagonista di Siang. Peijia Huang, che ha una formazione da ballerina classica, nei panni di Siang tira fuori una piacevole sfacciataggine e un carattere volitivo, che confermano il suo promettente debutto nei panni di due gemelle identiche in Cha Cha for Twins (2012), che ha avuto una nomination per i Golden Horse Awards.
Ad ogni modo, per molti fan del cinema taiwanese l’attrazione principale è costituita da Monster Wen, che è uno dei cinque famosi componenti della rock band Mayday. Second Chance è il primo film che interpreta, e Wen conferisce al suo personaggio un’immagine rozza ma schiva, adattissima al ruolo del campione di biliardo caduto in disgrazia Hsieh Shuan-feng. L’atteggiamento sardonico del personaggio e il suo aspetto sciatto sembrano presi pari pari da uno dei protagonisti dei film di Stephen Chow (come Kung Fu Hustle o anche Legend of the Dragon, un film hongkonghese del 1991 su un genio del biliardo) e per quanto Wen non sia un attore del calibro di Chow, è un interprete interessante che potrebbe benissimo diventare il protagonista di un futuro film commerciale. Come Peijia Huang, anche Monster Wen merita ulteriori chance dopo questa Second Chance.