ha i suoi problemi, ma e innegabile che come storia d’amore giovanile funzioni
benissimo. La produttrice di fiction televisive Frankie Chen dirige questa commedia ambientata
negli anni Novanta che, a prima vista, richiama il celebre film del 2011
In
Our Times
inoltre ci sono piu elementi da sitcom accanto agli obbligatori temi della maturazione e alla
dose di generica saggezza sul rispetto di se stessi e sul desiderio che la persona amata sia veramente
felice.
Anche se puo sembrare la solita storia, la commedia di Frankie Chen e molto
divertente e ben congegnata, e la regista ottiene un’interpretazione piacevole e carismatica
dai due giovani protagonisti.
Vivian Sung (Café. Waiting. Love) e la protagonista nei panni di Truly Lin, che racconta dei
suoi anni del liceo, quando era uno sgorbietto con gli occhiali, con i capelli aggrovigliati e
un senso dello stile praticamente inesistente.
Truly adora il divo hongkonghese Andy Lau e
colleziona tutti i suoi memorabilia. Nel suo cuore pero c’e posto anche per Ouyang (Dino
Lee), un compagno di classe incantevole che suona la chitarra e gioca a pallacanestro, e
come se non bastasse e il piu bravo della scuola.
C’e pero della ruggine tra Ouyang e il ragazzaccio
dai capelli impomatati Hsu Taiyu (Darren Wang), e quando Truly riceve una catena
di sant’Antonio che le promette mala sorte se non invia la lettera ad altre cinque persone, la
inoltra tra gli altri proprio a Taiyu.
Taiyu viene investito da una macchina poco dopo aver ricevuto la lettera e, quando scopre
che e stata Truly a mandargliela, la ricatta costringendola a diventare la sua schiava (nulla di
perverso, deve fargli i compiti e portargli da mangiare).
In cambio, Truly ottiene la salvezza
di Ouyang, perche Taiyu si impegna a non attaccarlo. Anche Taiyu e innamorato, della sua
bella compagna di classe Min-min (Dewi Chien), che pero rifiuta le sue avances.
Quando
viene fuori che forse Min-min e Ouyang stanno insieme, Taiyu e Truly si alleano per fare in
modo che i due si lascino. Ovviamente, questo piano per farli separare serve solo a nascondere
la nascente attrazione tra nostri eroi.
Frankie Chien sviluppa la storia d’amore tra Taiyu e Truly in modo divertente e persino
commovente.
Oltre a trasformare Truly da brutto anatroccolo a bellissimo cigno, in stile
Pigmalione, si scopre che Taiyu non e poi cosi malvagio ma ha subito un trauma nel passato
che pervade il suo spirito di ribellione attuale. Il passaggio da commedia a storia drammatica
cambia il tono del film in modo abbastanza brusco, ma il pubblico ormai ha imparato ad
apprezzare i due personaggi.
L’attrice emergente Vivian Sung e fantastica sia come ochetta
sgraziata che come studentessa carina e adorabile; mentre Darren Wang e ancora piu sorprendente,
e convince senza sforzo con il suo sorriso carismatico e la forte presenza fisica.
Sung e Wang sono cosi piacevoli insieme che il film perde colpi quando gli attori vengono
sostituiti da divi affermati per la storia che fa da cornice, nella quale Truly, adulta (Joe
Chen), ricorda i tempi del liceo.
Quelle scene pero sono in qualche modo riscattate dalla
presenza di un certo divo hongkonghese che interpreta se stesso – uno sviluppo divertente
per chi conosce le ossessioni presenti e passate del mondo dello spettacolo in Asia. Molto
abilmente, il film fa leva sulla nostalgia e sulle esperienze vissute dei suoi spettatori asiatici,
rispecchiando non soltanto i tempi che li hanno visti crescere, ma anche quelli presenti.
Our Times risponde esattamente alla definizione di film piacione, e il fatto che in Asia sia
diventato un blockbuster ne e la conferma.