The Priests

Un gruppo di preti di razza europea guida freneticamente nella notte di Seoul e uno di loro tiene stretto quello che sembrerebbe un animaletto che squittisce avvolto in un pezzo di stoffa nera. Poi la loro auto si rovescia in un terribile incidente. Qualche genere di forza che era contenuta sotto quel pezzo di stoffa ora sembra impossessarsi del corpo di una giovane studentessa coinvolta nell’incidente, di nome Young-sin (Park So-dam, The Silenced).
 
Il Vaticano si rivolge con urgenza alla chiesa cattolica coreana e, malgrado il disprezzo degli alti prelati, sceglie il sacerdote Kim (Kim Yun-seok, Haemoo), un tipo sciatto sempre con la sigaretta in bocca, perché si occupi del problema. Inoltre la chiesa gli affianca come assistente un diacono alle prime armi, Choi (Kang Dong-won, My Brilliant Life). 
 
Choi è stupefatto quando apprende che dovrà assistere padre Kim in un rituale di esorcismo nei confronti di Young-sin. Dal canto loro gli alti prelati, sospettando che Kim abbia agito in modo inappropriato nei riguardi della presunta posseduta, gli hanno chiesto segretamente di procurare le prove della cattiva condotta del prete più anziano. 
 
La prima puntualizzazione da fare è che The Priests è un horror cattolico in tutto e per tutto. Non è una black comedy, e nemmeno una critica politica travestita da film di genere. Non ho idea se il regista e sceneggiatore Jang Jae-hyun sia un cattolico praticante, ma è certo che il suo film prende i problemi teologici sollevati nel racconto in modo assolutamente serio. A seconda di quale sia il vostro credo religioso o culturale, questo potrebbe essere un aspetto positivo o negativo (per me è decisamente positivo). 
 
Alla fine, The Priests ha fatto furore al botteghino coreano vendendo 5,4 milioni di biglietti nell’ultimo trimestre del 2015 e piazzandosi con facilità nella classifica dei dieci campioni d’incasso dell’anno. Anche se, a dire il vero, l’immagine di Kang Dong-won agghindato con l’abito talare ha indubbiamente contribuito alla massiccia popolarità del film presso il pubblico femminile (alla faccia di Keanu Reeves). 
 
Il regista Jang, che con The Priests è alla sua opera prima, si rivela un eccellente sceneggiatore, che mantiene il controllo sullo splatter e sugli eccessi drammatici per enfatizzare invece lo sviluppo del personaggio (centrato sul senso di colpa di Choi relativo alla morte di sua sorella). 
 
La sua regia mostra alcune imperfezioni, come nell’imbarazzante montaggio “comico” quando i preti anziani selezionano Choi come assistente di padre Kim. Ma se guardiamo agli aspetti positivi, Jang mantiene il racconto ragionevolmente compatto e munisce le scene importanti di dettagli credibili (questo è forse il primo film sull’esorcismo che io abbia visto in cui i preti protagonisti cantano davvero degli inni). 
 
In ogni caso, sarebbe stato piacevole se avesse incluso un maggior numero di scene di malizioso umorismo, come quella in cui il demone che possiede Young-sin fulmina un Walkman dal quale esce la musica di Victimae Paschali Laudes, brontolando “Quel dannato Bach!” 
 
Come per la maggior parte dei recenti film coreani di genere, il punto forte di The Priests è rappresentato dalle energiche performance dei suoi protagonisti. Malgrado la sua bellezza androgina, Kang Dong-won fissa solidamente i presupposti del film, insensati per i non credenti, trovando il giusto equilibrio tra un serio eroismo e un tenero sconcerto. 
 
Analogamente, Kim Yun-seok è affidabilmente taciturno e intenso, per quanto dal mio punto di vista (prevenuto riguardo al cattolicesimo) il suo padre Kim sembra essere carente di quella gravitas spirituale che io tendo ad associare al clero del mondo reale che “combatte in trincea”. 
 
Ma il maggior contributo al film lo dà probabilmente Park So-dam nel ruolo di Young-sin: lei è veramente spaventosa e ipnotica come i vari demoni che deridono, rifiutano e maledicono i tentativi del parroco in diverse lingue. Pur non essendo una provocatoria e deviazione dal genere, né artisticamente ambizioso, come ad esempio Thirst (2009) di Park Chan-wook, The Priests è comunque un ottimo esempio di horror religioso ed è altamente raccomandato agli estimatori di tali film.
Kyu Hyun Kim
FEFF: 2016
Regia: JANG Jae-hyun
Anno: 2015
Durata: 108'
Stato: South Korea

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