Joey (Christopher de Leon) è un universitario dallo spirito libero, che studia all’Università delle Filippine (UP) a Baguio City e da tempo soffre in silenzio per la morte della sua ragazza. È un tipo spensierato che si limita ad andare in giro con gli amici, soprattutto i suoi amici musicisti. Dovrebbe finire di scrivere una canzone per un film, che è anche la colonna sonora del suo risveglio.
Invece Anna (Hilda Koronel) ha dovuto sposarsi giovanissima e ora si sente prigioniera dell’amore del prepotente marito (Briccio Santos).
Demotivato, Joey trova ispirazione in Anna, dalla quale rimane colpito quando la donna va a trovare la cugina Cecile (Laurice Guillen) all’Università; i due fanno subito amicizia. Man mano che diventano più intimi, Anna comincia a provare un senso di libertà, mentre Joey inizia a trovare una nuova direzione per la sua vita. Ma la realtà si insinua tra loro quando Joey scopre del marito e del figlio di lei. A quel punto i due devono affrontare una difficile decisione scegliendo se risvegliarsi o se rimanere in quella specie di “sogno rubato”.
Mike de Leon è considerato una delle personalità più importanti della “New Wave” filippina degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, insieme agli amici Lino Brocka e Mario O’Hara. Moments in a Stolen Dream (Kung mangarap ka’t magising, t.l. “Quando sogni e ti risvegli”, 1977), un omaggio a Doña Sisang (il cui centenario è stato celebrato nel 1978), mostra il modo sobrio di de Leon nel trattare la relazione tra due giovani studenti appartenenti alla borghesia dell’epoca. Il film è stato girato in gran parte presso l’Università delle Filippine a Baguio (Cordillera, nel Luzon settentrionale) e a Sagada. È uno dei film di maggior successo di de Leon, merito anche della leggendaria coppia di attori composta da Hilda Koronel e Christopher de Leon, altrettanto famosi in alcuni film di Lino Brocka.
La pellicola è stata restaurata dagli archivi della ABS-CBN con la collaborazione de L’Immagine Ritrovata (Bologna), e trasferita poi in 2K dal Central Digital Lab di Manila. Per il restauro si è partiti dalla copia personale in 35mm del regista, che ha autorizzato la ABS-CBN a utilizzare la pellicola conservata presso l’Asian Film Archive a Singapore. Anche il sonoro è stato restaurato digitalmente con la supervisione di Mike de Leon.
Max Tessier