Una storia semplice sul rapporto tra insegnanti, alunni ed i genitori di questi ultimi in una scuola elementare di Qingdao nella Cina settentrionale nasconde una riflessione seria sui valori e lo stato della società cinese contemporanea. Il primo lungometraggio scritto e diretto da Song Haolin, che ha alle spalle una lunga carriera di attore televisivo, dimostra una sensibilità artistica e morale da autore già affermato. Il film ruota attorno a Mr. Zhu, insegnante calvo e dallo sguardo un po’ imbambolato – ricorda molto l’attore/regista Xu Zheng ed i suoi personaggi in crisi esistenziale – che sembra oscillare tra il sentirsi un perdente oppure un genio incompreso. Il fatto è che Mr. Zhu predica ai suoi studenti la libertà e l’onestà intellettuale con metodi poco ortodossi, che lo mettono in rotta di collisione non solo con la mancanza di disciplina e di attenzione degli studenti ma anche con l’arroganza ed ignoranza degli altri insegnanti e dei genitori degli studenti. La madre di uno studente arriva addirittura a schiaffeggiare Mr. Zhu perché quest’ultimo non è riuscito ad evitare una zuffa tra i ragazzi.
Due studenti particolarmente problematici, soprannominati Grasshopper e King Kong, mettono a dura prova la dedizione di Mr. Zhu alla sua missione d’insegnante ma anche la sua pazienza e serenità d’animo. King Kong è viziatissimo e indisciplinato ma difeso dal padre, convinto che il figlio diventerà un grande uomo perché così hanno profetizzato i chiromanti; mentre Grasshopper viene da una famiglia benestante ma è lasciato completamente solo dal padre, impegnato ad arricchirsi ed incapace di dedicare tempo ed affetto al figlio. Quando Mr. Zhu legge un racconto registrato da Grasshopper e capisce che il ragazzo ha un carattere sensibile ma è depresso, cerca di aiutarlo ma non riesce a penetrare la sua corazza di giovane ricco e viziato, che combina continuamente guai assieme all’amico. In questo contesto di egoismo esasperato e mancanza di disciplina, un gesto apparentemente spontaneo e che dovrebbe essere normale – Grasshopper e King Kong che aiutano una persona anziana caduta per strada – diventa un fatto eccezionale, al punto di trasformarsi in un evento mediatico.
La carriera di Mr. Zhu sembra ad una svolta: la scuola riceverà un premio e lui il riconoscimento pubblico dei suoi metodi d’insegnamento. Un amico di Mr.Zhu che fa il conduttore televisivo organizza un’intervista a lui ed ai ragazzi. Ma quando, appena prima dell’inizio della diretta televisiva, King Kong e Grasshopper sconvolgono Mr. Zhu rivelandogli il motivo reale del loro gesto caritatevole, a Mr. Zhu non rimane altro che rassegnare le dimissioni dalla scuola per coerenza ai suoi valori etici. Mr. Zhu sente di aver fallito, come insegnante e come uomo. Ma non sa che nonostante la mancanza di disciplina i suoi studenti gli sono seriamente affezionati. I ragazzi vogliono convincerlo a tornare a scuola e per farlo decidono di vincere una gara di corsa, in modo da poter rivelare pubblicamente la verità dal podio durante la cerimonia di premiazione, dimostrare la propria onestà e far sì che Mr. Zhu torni da loro…
Il tema del film è non solo la spirale perversa che la gara per il benessere ha scatenato nella società contemporanea, incidendo profondamente sui rapporti personali ed all’interno della famiglia, ma anche una riflessione su cosa significa avere successo oggi in Cina, dove l’egoismo sempre più estremo coesiste assurdamente con il conformismo sociale e dove persone anticonformiste come Mr. Zhu non hanno vita facile…
Maria Barbieri