Le buffonerie vecchio stile sui vampiri saltellanti tornano al cinema di Hong Kong con una freschezza nuova in Vampire Cleanup Department, un bizzarro miscuglio di horror, commedia e storia romantica firmato da Yan Pak-Wing e Chiu Sin-hang, al loro primo lungometraggio. Incontriamo il dipartimento governativo che dà il titolo al film già in azione, nel seminterrato di un centro commerciale, dove i veterani Chau (Chin Siu-ho) e Zio Chung (Richard Ng) iniziano ad ammazzare vampiri mentre il neofita Tim Cheung (Babyjohn Choi) è bloccato all’esterno mentre cerca di convincere un poliziotto a lasciarlo passare. Quando la storia torna indietro nel tempo, si scopre che Cheung era destinato far parte di questa agenzia segreta: i suoi defunti genitori ne facevano parte e sua madre era stata morsa da un vampiro poco prima che lui nascesse, rendendolo così immune.
Dopo un brutto incontro in un vicolo con un vampiro, Cheung viene mandato da sua nonna (Susan Shaw) all’Area VCD, il quartier generale sotterraneo del dipartimento, che è anche obitorio e crematorio, nascosto sotto una stazione di raccolta dei rifiuti. L’immunità di Cheung ai morsi di vampiro è ovviamente un punto a suo favore e il ragazzo viene reclutato all’interno della squadra d’élite, i quali – tutti travestiti da netturbini – fanno parte dell’annosa lotta del governo contro i vampiri. Per il giovane Cheung, alla sua prima missione, le cose si fanno ancor più destabilizzanti quando si imbatte in una rara “vampira umana” (Lin Min-chen), la salva segretamente e se la porta a casa. A peggiorare le cose per il dipartimento è l’arrivo di una “luna rosso sangue” che potrebbe portare guai ancora più seri da parte dei vampiri.
L’uscita nelle sale di Vampire Cleanup Department è l’ultimo tentativo di rilancio del sottogenere dei vampiri saltellanti. I vampiri cinesi (jiangshi) andavano per la maggiore negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta, con opere come la serie di commedie horror Mr. Vampire, ma poi è seguita una pausa di circa vent’anni. Nel 2013 Rigor Mortis aveva ripresentato la mania dei vampiri saltellanti, appena venata di un pizzico di humour, mentre lo scadente Sifu vs Vampire (2014) ne aveva riproposto il lato comico, con scarso successo. Da parte loro, Yan Pak-wing e Chiu Sin-hang scelgono le risate e la nostalgia, abbinando lo stile dei film sui vampiri saltellanti a tocchi di romanticismo.
Il ritorno al passato costituisce buona parte dell’attrattiva del film: le scene d’azione sono caratterizzate da un ampio impiego del tradizionale sistema di fili usato per le arti marziali e gli oggetti volanti, mentre gli attori veterani Richard Ng, Chin Siu-ho, Yuen Cheung-yan e Lo Meng hanno un ruolo peculiare all’interno della squadra. Il trucco dei vampiri ricorda quelle dei classici del passato e rivela grande cura dei dettagli; anche la scenografia, dalla sede nel sotterraneo alla casa di Tim, ha un aspetto caratteristico “vecchia Hong Kong”. Le scene degli attacchi dei vampiri presentano alcuni elementi immancabili nel genere, come le spade speciali e gli incantesimi taoisti su carta, ma non mancano alcune novità più spensierate, come il divertente tormentone di uno smartphone inghiottito da un fantasma, con tanto di assistente vocale stile Siri.
Che sia un’opera a basso budget realizzata da registi esordienti si vede chiaramente in Vampire Cleanup Department: in una scena in campagna girata con effetto notte, nella parte iniziale del film, la qualità delle immagini va a picco, e di tanto in tanto c’è qualche pasticcio nella continuità. Yan e Chiu, tuttavia, riescono a divertire in modi insoliti, ad esempio con gli incerti tentativi di digitalizzare degli amuleti oppure col vampiro che individua un blood curd [cagliata di sangue di maiale e riso] in un ristorantino. Anche l’affetto che nasce tra Cheung e la sua partner vampira coglie in qualche modo nel segno, grazie alle entusiastiche interpretazioni di Babyjohn Choi e della malese Lin Min-chen. Pur non essendo tecnicamente impeccabile come i classici di questo sottogenere, Vampire Cleanup Department rappresenta un nobile tentativo di rivitalizzare lo spettacolo dei vampiri saltellanti per una nuova generazione di spettatori.
Tim Youngs