Chedeng and Apple

Chedeng e Apple sono due donne mature. A prima vista sembra che le due amiche non abbiano nulla in comune: Chedeng, sessantasei anni, è una preside in pensione che ha condotto una vita semplice, calma e serena. Vuole che tutto sia in ordine e si tiene sempre alla larga dai guai.

Sono caratteristiche che l’amica di sempre, Apple, proprio non ha: sessantatré anni, senza figli, vittima degli abusi del suo sadico convivente, le capita sempre di tutto e la sua vita è quanto di più caotico possa esserci. 
Nonostante le differenze, le due anziane amiche una cosa in comune ce l’hanno: sono entrambe prigioniere. 
Chedeng si è presa cura del marito infermo, immobilizzato sulla sedia a rotelle, e ha cresciuto i loro tre figli. Non ha nemmeno il tempo di dichiararsi lesbica, un segreto che ha tenuto nascosto così a lungo che si è quasi dimenticata della sua sessualità. Apple, vittima delle circostanze, è rimasta intrappolata dalle sue stesse scelte di vita sbagliate.

Quando il marito muore, Chedeng decide di liberarsi e racconta tutto ai figli. È stata una moglie devota, ma ora è giunto il momento di essere leale e sincera con se stessa. Quale modo migliore per iniziare la sua nuova vita se non quello di mettersi a cercare colei che Chedeng ha amato davvero per tutti questi anni, Lydia, la sua ex ragazza?

La pesante catena che gravava su Chedeng, fatta di imperativi sociali su cosa significhi essere una donna, è stata spezzata. Libertà.

Dal canto suo, anche Apple ha diritto alla sua libertà, che afferra con mani gelide e insanguinate: in un impeto di rabbia, Apple uccide il compagno, lo decapita e ne nasconde la testa in una lussuosa borsetta di Louis Vuitton.

Insieme, le due donne si lasciano alle spalle le loro vite, attraversano mari e scalano montagne, non solo per inseguire il perduto amore di Chedeng ma per rivendicare la propria scelta di vivere la vita che desideravano, piene di speranza e di impeto giovanile.

I due registi vogliono che questo film rappresenti la loro dichiarazione d’amore alle donne, specialmente a quelle che non hanno avuto la possibilità di fare coming out a causa dello Zeitgeist bigotto della loro generazione. In questi tempi pressanti, in cui il mondo affronta i problemi che affliggono le donne, con il loro film i due registi intendono trasmettere il messaggio che le donne di ogni estrazione sociale, già attaccate su tutti i fronti dalla società patriarcale e ingabbiate senza mai potersi rivelare apertamente, ora hanno alzato la testa e lottano per quella libertà che si meritano da molto tempo, pronte a decapitare il patriarcato e a ficcarlo per sempre in una lussuosa borsa Louis Vuitton.

Fatrick Tabada 

Tabada è lo sceneggiatore di un film che avuto grande successo di critica e di pubblico, sia in patria sia all’interno del circuito festivaliero internazionale, Jesus Is Dead (Patay na Si Hesus), un comico road-movie familiare. Il film è stato presentato in anteprima a Frameline e ha vinto il Reel Asian Film Festival di Toronto. Tabada ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura allo Screenwriting Workshop di Jun Lana. Sebbene abbia realizzato già diversi cortometraggi, Chedeng and Apple è il suo primo lungometraggio.

FILMOGRAFIA

2017 – Chedeng and Apple

Rae Red 

Red è l’autrice della sceneggiatura di Birdshot, il candidato filippino alla novantesima edizione degli Academy Awards. Il suo primo cortometraggio, Luna, è stato uno dei finalisti nella categoria Cortometraggi del Cine Filipino Film Festival del 2016. Il suo primo lungometraggio, Chedeng and Apple, è stato tra i finalisti del Cinema One Originals Film Festival del 2017. Il suo secondo film, Babae at Baril, è attualmente in produzione e sarà presentato in anteprima al Cinemalaya Film Festival del 2018.

FILMOGRAFIA

2017 – Chedeng and Apple
Max Tessier
FEFF: 2018
Regia: Rae RED & Fatrick TABADA
Anno: 2018
Durata: 88'
Stato: The Philippines

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