Sad Beauty

Sad Beauty, seconda regia dell’attrice veterana Bongkod Bencharongkul (a.k.a. Bongkod Tak Kongmalai), rappresenta l’ultima trasformazione della sua carriera cinematografica. Con questo film Bencharongkul mostra al mondo il suo nuovo talento come una delle registe emergenti più importanti della Thailandia.

Il film è un noir femminile che esplora l’amicizia tra due amiche d’infanzia che lottano per sopravvivere nella società moderna. Yo è una modella famosa che passa il tempo in giro senza far niente e senza obiettivi nella vita; guadagna un sacco di soldi ma non riesce a fare amicizia con nessuno nel mondo dello spettacolo. Conta sulla sua migliore amica Pim, ma Pim deve affrontare un cancro agli occhi e un patrigno violento. Un giorno, Pim ritrova nel soggiorno del patrigno la madre incosciente dopo essere stata picchiata. Scoppia una lite nella quale il patrigno rimane ucciso, e Pim deve a tutti i costi trovare il modo per liberarsi del suo corpo. Le due amiche decidono di andare e chiedere aiuto all’ex fidanzato della madre. Questo incubo scuote il loro rapporto ma l’amicizia è la sola cura possibile.

Sad Beauty è in parte road movie, in parte horror, in parte film drammatico, ricco di una silenziosa brutalità. Molte scene – ad esempio, quella in cui si sbarazzano del corpo del patrigno – sono costruite in maniera stupefacente, con una potenza e una durezza che rasentano il disgusto, tanto che è difficile immaginare che il tutto sia stato realizzato da mani femminili. Eppure, la regista Bencharongkul ha realizzato la sua storia di donne in una società patriarcale con cura e delicatezza, e la sceneggiatura è intessuta di complessità. Invece di ricorrere al lesbismo, che è un elemento popolare nella cultura cinematografica thailandese contemporanea, il regista sottolinea una forte amicizia, comunicata principalmente attraverso il dialogo. L’intimità pervade il film con quella ricchezza che si può trovare solo nei film al femminile.

Grazie all’assistenza produttiva del regista cinematografico di culto Kongkiat Khomsiri (Slice, Take Me Home), la messa in scena, la fotografia e l’illuminazione del film sono riccamente costruite e hanno una forte complessità di significato. Spesso sono impiegati riprese a volo d’uccello, forse per alludere al controllo patriarcale che circonda le protagoniste. La camera a mano viene utilizzata per sottolineare le sensibilità e le sensazioni convulse legate alla condizione femminile nella società thailandese. Estremamente importanti sono le brillanti interpretazioni delle due attrici che impersonano Yo e Pim. La regista ha impiegato abilmente la propria esperienza personale per fare della recitazione uno dei punti di forza di questo film.

In breve, questo è uno dei film thailandesi più avvincenti degli ultimi anni, con complessità che vanno oltre la comune politica di genere, e che dimostra che i rapporti tra le donne possono essere affrontati anche senza invocare l’omosessualità. A volte vince la semplice amicizia.

Bongkod Bencharongkul 

Bongkod Bencharongkul (Bongkod Kongmalai – il suo nome da nubile e nome d’arte prima di sposarsi), meglio conosciuta in Thailandia come Tak Bongkod, ha iniziato la sua carriera di attrice nel 2000, agli albori dell’era del New Thai Cinema, quando aveva solo quindici anni. Ha recitato in più di venti film targati Sahamongkol Film, tra cui i blockbuster Tom Yumam Goong (2003), The Eye 10 (2003) e Jan Dara (2013), e in diverse serie televisive. Ha esordito alla regia nel 2013 con Angels, ottenendo il plauso della critica. Sad Beauty è il suo secondo lungometraggio ma è il primo come scrittrice, regista e produttrice indipendente.  

FILMOGRAFIA

2013 – Angels
2018 – Sad Beauty
Anchalee Chaiworaporn
FEFF: 2018
Regia: Bongkod BENCHARONGKUL
Anno: 2017
Durata: 91'
Stato: Thailand

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