Do-cheol è un poliziotto che si dà molto da fare, è bravo nel suo lavoro, creativo e determinato fino alla cocciutaggine. Tutte queste qualità vengono esibite nell’operazione che apre il film, quando lui e la sua squadra dell’Ufficio Investigativo Metropolitano di Seoul raggirano un trafficante di automobili ottenendo la soffiata di una transazione che avrà luogo con alcuni clienti russi. Determinato a coglierli in flagrante, lui assolda un affabile camionista di nome Bae per farsi portare ai moli del porto di Busan. L’arresto che ne consegue è caotico, con gente che corre in tutte le direzioni, e pugni e corpi che volano: proprio il trambusto perfettamente orchestrato che ci si aspetta da un film di Ryoo Seung-wan.
Si vedrà che questo è un semplice preludio allo scontro principale del film, che coinvolge Cho Tae-oh, il giovane erede di una grossa multinazionale. Do-cheol e Tae-oh si incrociano per la prima volta a una festa esclusiva dove le loro personalità si scontrano immediatamente e si nota anche la totale mancanza di decenza o di sentimenti umani da parte di Tae-oh. I due prendono pacificamente strade diverse, ma in seguito un evento dalla crudeltà sconvolgente che coinvolge il camionista Bae faranno giurare a Do-cheol e alla sua squadra di consegnare Tae-oh nelle mani della giustizia.
Veteran è la perfetta storia su un perdente che piace alle folle. Do-cheol e i suoi colleghi sono carismatici e schivi, e senza alcuno sforzo si conquistano le simpatie del pubblico. Ma come fa un poliziotto, per quanto talentuoso e determinato come Do-cheol, a distruggere qualcuno che è letteralmente al di sopra della legge? La ricchezza illimitata e le risorse che Tae-oh ha a portata di mano gli danno un potere che supera quello di un normale cittadino a tal punto che la missione di Do-cheol è senza speranza, praticamente suicida. Ma come si fa a non rimanere coinvolti dai suoi sforzi, se si tratta non solo di consegnare un uomo alla giustizia, ma anche di mantenere l’autostima di un’intera società contro la sadica e sprezzante derisione di uno 0,001% di quella stessa società?
Nelle mani di un altro regista, questa storia avrebbe potuto diventare moralista e paternalistica. Invece Ryoo Seung-wan la propone in maniera perfetta, equilibrando lo humor, un brillante cast corale e una narrazione fluida e decisamente piacevole. Man mano che il film avanza, il ritmo della storia e il crescente senso di sdegno da parte del pubblico contribuiscono a dare uno slancio inarrestabile, come un camion che corre in autostrada a tutta velocità. Non credo sia un’esagerazione dire che Veteran è il film coreano più divertente ed elettrizzante dell’ultimo decennio.
Il film ha ovviamente incontrato il favore del pubblico locale. La compagnia distributrice CJ Entertainment, rendendosi conto di avere tra le mani un potenziale successo, ne ha ritardato l’uscita per diversi mesi fino al momento di punta della stagione estiva. Il passaparola è stato elettrizzante e in poco tempo sono stati venduti ben 13,4 milioni di biglietti (corrispondenti a circa 96 milioni di US$) in un paese di 50 milioni di abitanti. In Corea nessun film hollywoodiano è mai riuscito a fare meglio di Veteran, che si è collocato al quarto posto tra i campioni d’incasso di tutta la storia del botteghino coreano.
Oltre alla bravura di Ryoo come regista e sceneggiatore, una parte del merito va riconosciuta agli attori, in particolare a Hwang Jung-min, che ha alle spalle un’ampia scia di successi da record (solo l’anno scorso era stato il protagonista di Ode to My Father, che ha accumulato ben 14,3 milioni di biglietti). Hwang è un attore che nel corso della sua carriera ha interpretato un’ampia gamma di personaggi, ma che possiede anche la capacità di portare il pubblico a sé, invece del contrario. È questo che, più di ogni altra cosa, lo rende uno dei principali attori iconici attori di questa generazione.
Ryoo Seung-wan
Ryoo Seung-wan (n. 1973) ha esordito con l’apprezzato Die Bad (2000), che ha anche rappresentato il debutto del suo fratello minore Ryoo Seung-bum, poi diventato uno degli attori di maggior talento del cinema coreano. Nei vent’anni successivi Ryoo ha diretto dieci lungometraggi e diversi corti. Si è anche distinto nei ruoli di produttore (Trouble Shooter) e attore (Oasis, The City of Violence). I suoi recenti The Berlin File e The Battleship Island hanno alzato l’asticella in termini di spettacolo in grande stile, e la sua pellicola del 2015 Veteran si colloca al quarto posto tra i film campioni d’incasso di tutta la storia del cinema coreano.
FILMOGRAFIA
2000 – Die Bad
2002 – No Blood, No Tears
2004 – Arahan
2005 – Crying Fist
2006 – The City of Violence
2008 – Dachimawa Lee
2010 – The Unjust
2013 – The Berlin File
2015 – Veteran
2017 – The Battleship Island
Darcy Paquet