Jagko

Song Gi-yeol è un uomo distrutto, malato e vicino alla morte, che viene raccolto dalla polizia per le strade di Seoul e portato in una specie di ospizio pieno di malati terminali, dove gli viene dato vitto e alloggio ma gli viene proibito di andarsene. Sembra che per lui sia ormai giunta la fine ma, ironia della sorte, è proprio qui che ritroverà l’uomo che ha inseguito per tutta la vita.

Jagko (un soprannome che significa “Naso adunco”) è un famigerato partigiano che un tempo ha combattuto dalla parte dei comunisti. Durante la Guerra di Corea, Song, che è un ex ufficiale di polizia, aveva catturato Jagko e si aspettava di ricevere una bella ricompensa, ma Jagko era riuscito a fuggire prima di arrivare alla stazione di polizia e Song era stato sospettato di averlo lasciato andare. Nel corso dei trent’anni successivi la vita di Song è entrata in una spirale discendente e la sua unica speranza è stata quella di ritrovare l’uomo che gli era sfuggito quel fatale giorno tra le montagne.

Attraverso una fitta rete di flashback e prospettive contrastanti, il film di Im Kwon-taek è incentrato sui conflitti che hanno oppresso la penisola coreana fin dagli anni Quaranta. Anche se Jagko non è un film bellico, i suoi protagonisti sono simboli del danno persistente provocato dalle battaglie ideologiche. L’incapacità di Song di mettere da parte le vecchie battaglie in definitiva lo conduce alla rovina. Jagko, che è stato costretto a trascorrere trent’anni della sua vita nascondendosi dalla polizia con una falsa identità, rimane invece il personaggio più interessante e complesso del film.

Jagko è stato girato nel breve periodo intercorso tra l’assassinio del presidente Park Chung-hee, avvenuto nel 1979, e l’insediamento al potere del generale Chun Doo-hwan, nel 1980, ma la sua uscita è stata rimandata per tre anni. Oggi rappresenta il ritratto umano e ricco di sfumature di un uomo che ha commesso quello che per la dittatura militare costituiva il peggior crimine possibile: quello di combattere dall’altra parte della barricata. Visto che Im Kwon-taek ha vissuto sulla propria pelle la Guerra di Corea ed è stato testimone della distruzione del suo villaggio natale a causa dei conflitti ideologici, la sua richiesta di pace appare particolarmente sentita.
Darcy Paquet
FEFF: 2019
Regia: IM Kwon-taek
Anno: 1980
Durata: 103'
Stato: South Korea

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