The Last Witness

Sono pochi i film che ti catturano fin dalla scena di apertura come accade per The Last Witness. L’opera più ambiziosa di tutta la ricca filmografia del regista Lee Doo-yong si apre con due omicidi in rapida successione, dopodiché il pubblico viene immediatamente catapultato nell’indagine del detective Oh Byeong-ho. Oh è giovane, impulsivo e determinato e subito aggancia una pista piena di indizi. Ma non ha idea di quanto profondamente sarà risucchiato in un vortice di vecchi crimini e tradimenti che risalgono fino alla Guerra di Corea.

The Last Witness è molto più di una semplice detective story. Girato nel periodo immediatamente successivo all’assassinio del presidente Park Chung-hee nel 1979, il film rappresenta uno sforzo per dissotterrare e affrontare il passato travagliato della Corea del Sud. È un’intenzione che si legge già nei titoli di testa, in un cartello sorprendentemente diretto e che porta la firma del regista stesso: “Voglio parlare candidamente della verità e delle bugie del passato, attraverso gli sforzi tenaci di un detective per proteggere gli innocenti. Sia la storia che le immagini sono cupe. Spero che tale cupezza svanisca negli anni Ottanta”.

Sebbene il film trabocchi di personaggi ben delineati, la figura del detective Oh, interpretata con disinvolta spavalderia dal popolare divo Ha Myung-joong, ha un posto unico nel cinema coreano. Mentre continua instancabilmente la sua indagine, Oh porta alla luce segreti oscuri ma è sempre più oppresso dai crimini che denuncia, come se, spiritualmente, si stesse facendo carico dei peccati del passato. Allo stesso tempo, però, disobbedendo agli ordini e rispondendo alla violenza con la violenza, diventa egli stesso una sorta di fuorilegge.

The Last Witness
, che secondo il regista contemporaneo Ryoo Seung-wan è probabilmente il miglior film coreano mai realizzato, ha un linguaggio figurativo inquietante e oscuro e un’energia propulsiva che fa sembrare la sua durata di 157 minuti più breve di tanti film di 90 minuti. Eppure continua a essere praticamente sconosciuto fuori dalla Corea, in parte a causa di problemi di copyright che rendono difficile la programmazione delle proiezioni. Appena restaurato dal Korean Film Archive, questo film è un tesoro che attende di essere scoperto.
Darcy Paquet
FEFF: 2019
Regia: LEE Doo-yong
Anno: 1980
Durata: 137'
Stato: South Korea

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