Dance with Me
t.l. Balla con me
ダンスウィズミー (Dansu Uizu Mi)
Japan, 2019, 104’, Japanese
Directed by: Yaguchi Shinobu
Script: Yaguchi Shinobu
Photography (color): Taniguchi Kazuhiro
Editing: Miyajima Ryuji
Music: Asari Naoko, Ishizuka Nobutaka
Producers: Sekiguchi Daisuke, Tsuchimoto Takao
Executive Producer: Masui Shoji
Production Company: Warner Bros. Japan
Cast: Miyoshi Ayaka, Takarada Akira, Miura Takahiro, Yashiro Yu
Date of First Release in Territory: August 16th, 2019
Premiere status: Italian Premiere
L’industria del cinema giapponese ha sfornato diversi film musicali, ma quasi nessuno che fosse un musical in stile hollywoodiano. Di questo, una delle ragioni è You Can Succeed, Too (1964) di Sugawa Eizo, un musical su un impiegato cantante e ballerino ispirato al successo di Broadway How to Succeed in Business Without Really Trying. Pubblicizzato dalla società di produzione Toho come “il primo vero musical” giapponese, il film fu anche un famoso flop.
Dance with Me, la nuova e sfavillante commedia musicale di Yaguchi Shinobu presenta impiegati e segretarie che ballano e cantano a squarciagola con numeri da grande produzione. Ma non si tratta nemmeno in questo caso di un tentativo di superare Succeed.
Yaguchi, che sin dal suo esordio avvenuto nel 2001 con Water Boys dirige commedie di successo da sceneggiature originali, ha realizzato ciò che si potrebbe definire un “musical anti-musical”. La sua protagonista Suzuki Shizuka (Miyoshi Ayaka), impiegata in un’azienda commerciale, nutre un odio profondo nei confronti dei musical a causa di un trauma infantile. Un giorno si reca con la nipotina in un fatiscente parco divertimenti dove assistono a uno spettacolo tenuto da un anziano ipnotista (Takarada Akira, famoso per la serie Godzilla). L’uomo instilla nella mente suggestionabile della donna un funesto suggerimento: ogni volta che ascolta della musica deve cantare e ballare su quelle note.
Questo conduce a tutta una serie di disastri, a cominciare da una grossa riunione aziendale, importante per la carriera di Shizuka, che finisce male quando la donna inizia a cantare e ballare sulle scrivanie. Le sue stranezze mettono a repentaglio anche una promettente storia d’amore con un attraente giovane dirigente (Miura Takahiro).
Le scene di canto e danza sono realizzate con un’energia e un brio che ricordano i classici musical hollywoodiani, ma sono caratterizzate dal realismo tipico di Yaguchi. Chiunque si metta a cantare, prima fra tutti Miyoshi nei panni di Shizuka, canta davvero, senza il supporto di professionisti dalla voce di velluto. Inoltre, le messe in scena musicali si svolgono esclusivamente nella febbrile immaginazione di Shizuka. Nella realtà, invece, lei riesce solo a combinare un gran caos in ufficio, lasciando tutti a bocca aperta.
Il tutto è abbastanza divertente, ma lo scherzo della compulsione indotta di Shizuka rischia di diventare presto ripetitiva; e, malgrado la sua elegante spinta comica, il film è carente di gag esilaranti. Invece di sforzarsi in tale direzione, la storia sviluppa un percorso narrativo verso la consapevolezza e l’emancipazione da parte della protagonista, alla stregua di Swing Girls, il successo di Yaguchi del 2004, nel quale delle liceali analfabete dal punto di vista musicale formano un’orchestra swing e, dopo avversità che temprano il carattere, entusiasmano il pubblico in una gara tra band.
Non che Shizuka inizi da imbranata senza orecchio musicale, perché nella sua vita reale si rivela intonata tanto quanto nella propria immaginazione. Ma il suo obiettivo immediato è rintracciare l’ipnotista e fargli rovesciare la sua suggestione inconscia. Tale ricerca la conduce in Hokkaido; durante il percorso lei recluta un’alleata, l’eccitabile e volubile Saito Chie (Yashiro Yu), e trova degli avversari, tre strozzini tenaci anch’essi sulle tracce dell’ipnotista.
Avrebbe potuto essere un soggetto banale, ma il trattamento di Yaguchi del viaggio di Shizuka, durante il quale le sue abilità vocali sbocciano mentre lei e Chie vagabondano e cantano per strada, è brillante e ispirato. Inserendo diversi numeri musicali stimolanti che mostrano il talento della protagonista, il regista le concede lo spazio per crescere in modo naturale sia come persona che come cantante.
Nei panni di Shizuka, Miyoshi ritorna in auge, dopo aver interpretato l’ultimo ruolo da protagonista nel 2013, nel dramma Leaving on the 15th Spring. Ha dovuto superare un’audizione per il ruolo principale in Dance with Me, ma né la sua interpretazione né la sua voce sono arrugginite: sono, invece (c’era da dubitarne?), entrambe ipnotiche.
Nato a Isehara, la prefettura di Kanagawa, nel 1967, Yaguchi Shinobu ha studiato alla Tokyo Zokei University. Nel 1990 il suo film in 8mm Ameonna ha vinto il Grand Prize al Pia Film Festival. Il successivo, la commedia Down the Drain (1993), è il suo primo lungometraggio. Il suo primo successo commerciale è stato Waterboys (2001), una commedia basata sulla storia vera di una squadra di nuoto sincronizzato di studenti delle scuole superiori. Il successo seguente è stato Swing Girls del 2004, su una band di swing fondata da un gruppo di ragazze del liceo. Da allora Yaguchi ha continuato a realizzare commedie su vari temi, sempre tratte da sue sceneggiature originali.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
1993 – Down the Drain
1997 – My Secret Cache
2001 – Waterboys
2004 – Swing Girls
2008 – Happy Flight
2012 – Robo-G
2014 – Wood Job!
2017 – Survival Family
2019 – Dance with Me
Mark Schilling