Lucky Chan-sil

Lucky Chan-sil
t.l. La fortunata Chan-Sil
찬실이는 복도 많지 (Chansil-ineun bokdo manchi)

South Korea, 2020, 96’, Korean
Directed by: Kim Cho-hee
Script: Kim Cho-hee 
Photography (color): Ji Sang-bin
Art Direction: Kim Jin-young
Editing: Son Yeon-ji
Music: Jeong Joong-yeop
Producers: Kim Seong-eun, Seo Dong-hyun
Cast: Gang Mal-geum (Chan-sil), Youn Yuh-jung (landlord), Kim Young-min (Leslie Cheung), Yoon Seung-ah (Sophie), Bae Yu-ram (Kim Young)

Date of First Release in Territory: March 5th, 2020
Premiere status: European Premiere

Chan-sil è una produttrice cinematografica indipendente, nota per la sua lunga collaborazione con un famoso regista d’essai. Ma non si fa neanche in tempo a finire i titoli di testa che il regista muore di un attacco cardiaco e Chan-sil rimane disoccupata. Mentre prima la realizzazione di film occupava ogni istante della sua giornata, ora si ritrova senza lavoro, senza soldi e senza una vita privata. Come farà a sostenersi? Eviterà di sprofondare nella disperazione? C’è qualcuno su cui lei possa contare in un momento come questo? Sono queste le domande che guidano la trama di Lucky Chan-sil, un film realista nella sua visione del mondo, ma anche imprevedibile, innovativo e pieno di spirito. 

Il pubblico non ci mette molto a capire che la regista Kim Cho-hee è una cinefila di lunga data. Se i titoli di testa, girati su un tessuto tradizionale nello stile di Ozu (e anche di Hong Sang-soo, dei cui film Kim è stata produttrice dal 2008 al 2015), non ne costituisse già una chiara dimostrazione, il fatto che una reincarnazione di Leslie Cheung interpreti uno dei ruoli principali nel film spazza via ogni dubbio. L’universo di questa storia è arricchito di riferimenti e dettagli che riflettono lo spirito della cinefilia coreana che raggiunse il suo culmine negli anni Novanta del secolo scorso. Kim, inoltre, esibisce una profonda familiarità con la scena del cinema indipendente coreano: ogni interazione che vediamo, che sia tra finanziatore, produttore e attore o membro della troupe, sembra perfettamente reale, a volte in modo deprimente.   
La stessa Chan-sil è un personaggio decisamente memorabile, reso vivo dall’interpretazione di Gang Mal-geum. Non che lei non possieda sufficienti risorse per gestire la propria situazione, ma i suoi risultati lavorativi fino a quel punto dipendevano tutti dal prestigio del regista scomparso; ora che lui non c’è più lei, pur mantenendo i rapporti che aveva nel settore cinematografico ha perso la sua posizione. Non a caso, quindi, si ritrova sempre più umiliata e sola. 

Il fantasma di Leslie Cheung sarà forse una proiezione della sua solitudine, ma si rivela una buona compagnia (in alcune delle scene più divertenti di tutto il film). Non dimentichiamo la padrona di casa di Chan-sil, interpretata con la solita grazia dall’attrice di lungo corso Youn Yuh-jung, che aiuta la protagonista a dare un minimo di prospettiva a ciò che le sta accadendo. In definitiva, però, potrebbe essere il pubblico l’osservatore più comprensivo nei confronti di Chan-sil.

Al Busan International Film Festival del 2019, Lucky Chan-sil è stato uno dei film coreani la cui “prima” ha suscitato un particolare senso di eccitazione, per la regia sicura di Kim Cho-hee e per il fascino unico del film. La pellicola ha vinto diversi premi al BIFF, compreso il KBS Independent Film Award e il CGV Arthouse Award, e ha continuato con il premio del pubblico al Seoul Independent Film Festival in dicembre. Tuttavia, poche settimane prima della sua distribuzione in sala, programmata per inizio marzo, la Corea è stata colpita duramente dalla pandemia del Covid-19, con una concentrazione di contagi paurosamente ampia riscontrata a Daegu.

I distributori hanno deciso di procedere ugualmente con l’uscita del film; malgrado l’afflusso nelle sale cinematografiche abbia avuto un crollo generale e molti cinema abbiano temporaneamente chiuso i battenti, Lucky Chan-sil è riuscito comunque a richiamare oltre 25.000 persone – che per un titolo indipendente sarebbe stato un buon risultato anche nel migliore dei periodi. Non sapremo mai quanto avrebbe potuto incassare se fosse uscito in sala in circostanze normali, ma per come stanno le cose, questo film verrà ricordato come una delle poche buone notizie per il cinema coreano durante la pandemia del 2020.


Kim Cho-hee ha prodotto otto film del regista Hong Sang-soo tra il 2008 e il 2015, sotto lo pseudonimo di Kim Gyeong-hee. Ha anche diretto tre cortometraggi: The Winter Pianist (2011), Our Sooni (2013), e Ladies of the Forest (2016). Dopo aver passato un po’ di tempo a Montreal, è rientrata in Corea e ha riscosso un successo di critica con il suo lungometraggio d’esordio, Lucky Chan-sil.

FILMOGRAFIA 
2020 – Lucky Chan-sil
Darcy Paquet
FEFF: 2020
Regia: Kim Cho-hee
Anno: 2020
Durata: 96'
Stato: South Korea

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