The House of Us
t.l. La nostra casa
우리집 (Uri-jib)
South Korea, 2019, 92’, Korean
Directed by: Yoon Ga-eun
Script: Yoon Ga-eun
Photography (color): Kim Ji-hyun
Art Direction: Ahn Ji-hye
Editing: Park Se-young
Music: Yeon Ri-mok
Producers: Kim Ji-hye, Kim Se-hoon
Cast: Kim Na-yeon (Hana), Kim Si-ah (Yoo-mi), Joo Ye-rim (Yoo-jin), Ahn Ji-ho (Chan), Choi Jeong-in (mother/Soo-jin), Lee Ju-won (father/Min-ho)
Date of First Release in Territory: August 22nd, 2019
Premiere status: Italian Premiere
Forse è un istinto naturale nell’uomo quello di proteggere i bambini dalla conoscenza delle crudeltà e ingiustizie della vita. I genitori possono anche cercare di filtrare le informazioni che arrivano alle orecchie dei bambini, o addirittura mentire per evitare di rivelare verità dolorose; tuttavia è vero anche che i bambini di solito comprendono da soli, e piuttosto alla svelta, la realtà di una situazione. Se i genitori sono riluttanti a discutere apertamente le cose, questo può semplicemente significare che i bambini si ritrovano da soli quando si tratta di analizzare e affrontare una questione.
I film sull’infanzia seguono spesso un modello simile. È raro trovare un film che riconosca che anche le infanzie cosiddette normali sono spesso caratterizzate da momenti di ansia o incertezza profonde. In questo senso, le opere della regista Yoon Ga-eun si differenziano felicemente dal modello. The House of Us è un film su tre giovanissime. Hana, 12 anni, osserva i costanti litigi dei suoi genitori e sente che il loro matrimonio è agli sgoccioli. Nel disperato tentativo di evitare la loro separazione, le viene l’idea di una gita familiare con la speranza di un riavvicinamento. Ma il fratello maggiore irride la sua idea e, dati gli impegni di tutti, i piani della ragazzina non saranno così facili da portare avanti. Un giorno, per caso, Hana conosce due bambine più giovani, Yoo-mi e Yoo-jin, che vivono nel quartiere. Le due bambine, che appartengono chiaramente a una classe sociale meno abbiente, sono sole per la maggior parte del tempo, visto che i loro genitori lavorano in un’altra città. Hanno traslocato così tante volte che in nessun luogo in cui hanno vissuto si sono veramente sentite a casa, e scoprono dal loro padrone di casa che anche stavolta il trasloco è imminente. Vedendo quanto sono sconvolte le due bambine, Hana le convince a organizzare un piano che le farà rimanere nella casa attuale.
Il titolo del film (che in coreano è semplicemente “Casa nostra”) riflette il modo in cui entrambe le storie siano su bambini che cercano di tenere insieme le proprie case. Allo stesso tempo, il film parla del rapporto che si è appena instaurato fra le tre bambine, e di come Hana finisca per interpretare il ruolo di una sorella maggiore per le altre due. The House of Us non è tutto tristezza e privazioni (gran parte del film è sulle bambine che di divertono tra loro) ma allo stesso tempo la regista Yoon Ga-eun non idealizza mai la situazione delle bambine e nemmeno offre soluzioni artificiose.
Anche il primo lungometraggio della regista, The World of Us, era raccontato dal punto di vista dei bambini e ha ricevuto grandi apprezzamenti per le sue interpretazioni delicate e l’onesto ritratto di ciò che significa diventare grandi. Al pubblico che ha amato quel film piacerà individuare parallelismi con questo film, come il modo in cui si apre e si conclude, con lunghi primi piani del volto della protagonista mentre ascolta le persone che le stanno intorno. Ognuno dei personaggi principali di The World of Us appare anche brevemente in ruoli cameo nel nuovo film.
L’attrice Kim Na-yeon qui interpreta il suo primo ruolo da protagonista come Hana, mentre Kim Si-ah, che veste i panni di Yoo-mi, è stata interprete di numerosi film come Miss Baek (2018), Ashfall (2019) e The Closet (2020). È piuttosto ironico che l’interpretazione di Kim Si-ah dia l’impressione di essere meno “rifinita” di quella delle altre coprotagoniste, ma questo è anche tremendamente efficace, perché suggerisce un forte talento naturale che varrebbe la pena tenere d’occhio negli anni a venire.
La domanda che sorge spontanea dopo aver visto questo film è se Yoon Ga-eun dirigerà un terzo film per completare una trilogia. Lo si spera, visto che in questi due film ha affinato uno stile e un approccio del tutto personali e non c’è dubbio che lei porti qualcosa di nuovo e peculiare al cinema coreano contemporaneo.
Ancor prima del suo primo lungometraggio Yoon Ga-eun era diventata famosa come regista con un particolare talento nel catturare il mondo dell’infanzia. Yoon, che dopo la laurea in storia ha studiato cinema alla Korea National University of Arts, ha inizialmente attirato l’attenzione con il cortometraggio Guest (2011) che ha vinto il Grand Prix alla 34a edizione del Clermont Ferrand Short Film Festival. Due anni dopo il suo corto Sprout (2013) è stato presentato al festival di Berlino nella sezione Generation Kplus vincendo l’Orso di Cristallo come miglior cortometraggio. Il suo primo lungometraggio, The World of Us (2015), è stato presentato a diversi festival, compresa la 17a edizione del FEFF.
FILMOGRAFIA
2015 – The World of Us
2019 – The House of Us
Darcy Paquet