European Festival Premiere
Dear Tenant
t.l. Caro inquilino
親愛的房客 (Qin Ai De Fang Ke)
Taiwan, 2020, 107’, Mandarin, Taiwanese
Directed by: Cheng Yu-chieh
Script: Cheng Yu-chieh
Photography (color): Meteor Cheung
Editing: Chan Hsiao-tung, Cheng Yu-chieh
Production Designer: Chen Po-jen
Music: Fran Chen
Producers: Yang Ya-che, Cheng Yu-chieh
Cast: Mo Tzu-yi (Lin Chien-yi), Bai Runyin (Yo-yu), Chen Shu-fang (Mrs. Chou), Yao Yao-Chun (Li-wei), Jay Shih (Li-gang), Wu Pong-fong (Sergeant), Cherry Hsieh (Prosecutor Chang), Wang Ko-yuan (Eric)
Date of First Release in Territory: October 23rd, 2020
L’aspetto più brillante di Dear Tenant di Cheng Yu-chieh è il modo disinvolto con cui sfida le aspettative di genere. Quando incontriamo per la prima volta il protagonista Chien-yi (Mo Tzu-yi) nella scena di apertura del film, lo vediamo seduto in una cella, poco prima di affrontare un processo per omicidio e uso di stupefacenti. Ma mentre Cheng rimuove uno alla volta gli strati della sua narrazione a più livelli, ci svela un nucleo fatto di un sommesso e commovente dramma familiare sull’amore e il sacrificio.
Dopo l’infausto inizio, Dear Tenant ci riporta indietro a tempi più normali per il nucleo familiare dei Chou. Chien-yi è da cinque anni l’inquilino di un sottotetto nella casa dove abitano anche la sua padrona di casa, la signora Chou (Chen Shu-fang) e il suo nipotino Yo-yu (Bai Runyin). Ma Chien-yi fa molto di più che pagare l’affitto: fa da mangiare, accompagna Yo-yu a scuola e addirittura cura le ulcere da diabete dei piedi della signora Chou. La ragione di tutto questo è che Chien-yi era l’amante del defunto figlio maggiore della signora Chou e che lei continua a incolpare Chien-yi per la sua morte.
Quando anche la signora Chou muore, il figlio minore scopre che la madre ha lasciato l’appartamento a Chien-yi. I sospetti nei confronti di Chien-yi aumentano quando nel corpo della defunta vengono trovate tracce di narcotici e la polizia scopre che il giovane ha avuto una relazione sessuale con uno spacciatore locale dopo averlo contattato su una app di incontri per gay.
Fino a questo punto, la narrazione di Cheng ha un’atmosfera simile alle opere del famoso scrittore di gialli giapponese Higashino Keigo. La regola numero uno di un buon romanzo giallo è che gli indizi più evidenti conducono probabilmente a una falsa pista, e quindi sappiamo già che con tutta probabilità Chien-yi è innocente. Tuttavia, la verità dietro la morte della signora Chou alla fine non risulterà una sorpresa per gli amanti del mistero. Come nell’epilogo di alcuni dei migliori romanzi di Higashino, la risposta alla dipartita della signora Chou non mira al cervello ma al cuore. La forza della sceneggiatura di Cheng è che non è importante il modo in cui la donna è morta: è il motivo per cui è accaduto che porta la storia verso una catarsi emotiva. In effetti, è più rivelatore il fatto che i sospetti nei confronti di Chien-yi derivano da un’innata diffidenza e dai pregiudizi degli altri personaggi verso di lui perché è gay più che qualunque altra cosa.
È impossibile parlare di Dear Tenant senza menzionare il cast scelto da Cheng. Mo Tzu-yi, già pluripremiato per i suoi lavori televisivi, ha avuto finalmente la possibilità di brillare sul grande schermo con un’interpretazione, quella di Chien-yi, che gli è valsa il Golden Horse. Senza un tipico monologo acchiappa-premi in cui il protagonista dà voce alle sue frustrazioni, Mo porta sul volto il dolore del suo personaggio in una performance davvero struggente. L’altro pezzo forte del cast è l’ottantunenne Chen Shu-fang (The Boys from Fengkuei), la cui toccante interpretazione della signora Chou domina la scena e l’ha aiutata a diventare la prima attrice a vincere nello stesso anno due premi ai Golden Horse Awards: miglior attrice non protagonista e migliore attrice (per questo film e per Little Big Women, rispettivamente). Dear Tenant è più commovente che mai quando Mo, Chen e Bai condividono lo schermo per mostrare una famiglia atipica, ma piena d’amore.
Cheng Yu-chieh
Cheng Yu-chieh ha iniziato la sua carriera nel cinema come attore co-protagonista del cortometraggio Baby Face (2000). Ha successivamente esordito come regista del lungometraggio Do Over (2006), che si è aggiudicato il gran premio e il premio del pubblico al Taipei Film Festival. La sua opera seconda, Yang Yang (2009), è stata presentata in anteprima al festival di Berlino. Cheng ha anche diretto entrambe le stagioni della premiata miniserie The Days We Stared at the Sun (2010 e 2017), di cui è fra gli sceneggiatori. Ha inoltre co-diretto Wawa No Cidal (2015), un film drammatico sul tema dell’infanzia. Dear Tenant (2020) è la sua terza prova individuale come regista.
FILMOGRAFIA
2006 – Do Over
2009 – Yang Yang
2015 – Wawa No Cidal (co-director)
2020 – Dear Tenant