Drifting

Italian Premiere

Drifting
t.l. Alla deriva
濁水漂流 (Juk Seui Piu Lau)

Hong Kong, 2021, 112’, Cantonese
Directed by: Jun Li
Script: Jun Li
Photography (color): Leung Ming-kai
Editing: Heiward Mak, Jun Li
Art Direction: Albert Poon
Music: Wong Hin-yan
Producer: Mani Man
Cast: Francis Ng (Ho Kei-fai), Tse Kwan-ho (Master), Loletta Lee (Chan Mui), Cecilia Choi (Ms Ho), Chu Pak-hong (Dai Shing), Baby Bo (Lan), Shaun Chen (Ka Fei), Will Or (Muk), Yu Mo-lin (Sister Hoi), Cecilia Yip (Muk’s mother)

Date of First Release in Territory: April 4th, 2021


I problemi dei senzatetto vengono messi a fuoco in Drifting, il secondo lungometraggio del talento emergente Jun Li. Ambientato a Sham Shui Po, uno dei quartieri più poveri di Hong Kong, il film di Li segue un ex detenuto, Fai (Francis Ng), che si unisce alla schiera di chi dorme per strada e affronta l’ingiustizia.

All’inizio, Fai si sistema in un posto dove stare insieme agli altri, ma la polizia e gli spazzini fanno irruzione e rimuovono con la forza gli effetti personali di tutti. Dopo che il gruppo ha trovato una nuova collocazione, sotto un cavalcavia, e vi ha piazzato delle baracche di legno, i membri della piccola comunità e un’assistente sociale premurosa (Cecilia Choi) si scontrano con la burocrazia chiedendo non solo un risarcimento, ma anche delle scuse.  

Nel gruppo di persone affiatate che vivono per strada ci sono Master (Tse Kwan-ho), uno dei boat people vietnamiti che vivono ancora nel limbo decenni dopo il loro arrivo a Hong Kong; Chan Mui (Loletta Lee), una ex entraineuse diventata lavapiatti; e un giovane che non parla, chiamato Muk (Will Or), che con Fai sviluppa una specie di legame padre-figlio. Insieme, i membri del gruppo sopportano non solo l’umiliazione di dover lottare per ottenere delle scuse, ma anche gli atteggiamenti condiscendenti della società, la minaccia della gentrificazione del quartiere e i rischi per la sicurezza personale.

Per Drifting Jun Li si è ispirato a un episodio avvenuto nel 2012, quando 19 senzatetto si sono accordati per un esiguo risarcimento a seguito di un’operazione di sgombero, ma non sono mai riusciti a ottenere delle scuse. Sebbene i fatti risalgano a diversi anni fa, casi simili rimangono nella mente degli hongkonghesi e le operazioni contro i senzatetto continuano a fare notizia. Da parte sua, in Drifting Li adotta un approccio pragmatico alla situazione e presenta i senzatetto senza puntare il dito sulle loro esperienze o sulle loro scelte. Per quanto alcune delle situazioni rappresentate siano terribilmente serie, come l’uso di eroina da parte di Fai e altri, il film ha anche dei momenti più leggeri. I senzatetto dimostrano un grande cameratismo e sono pronti ad aiutarsi a vicenda, Fai e Muk si intrufolano nel cantiere di un grattacielo per sorvegliare il circondario, e c’è un flusso costante di stravaganti visitatori. Le comparsate di un paio di personaggi famosi di Hong Kong – il proprietario di un ristorante di Sham Shui Po chiamato Brother Ming, che ogni giorno regala cibo ai senzatetto, e il sacerdote attivista Franco Mella, che suona la chitarra – contribuiscono ad aumentare il realismo della storia. 

Drifting si avvale anche di un cast superbo. Il celeberrimo Francis Ng si esibisce in una delle sue interpretazioni più intense nei panni di Fai, un uomo bisognoso ma di sani princìpi, un personaggio che si trascina  nel dolore fisico, si aggrappa ai ricordi del figlio morto e cerca di liberarsi dalla dipendenza disintossicandosi con il metadone. Anche Loletta Lee e Tse Kwan-ho hanno ruoli significativi, in particolare Tse, truccato in modo da sembrare un personaggio anziano che ha alle spalle decenni di difficoltà e di separazione dalla famiglia; mentre il talento emergente Will Or lascia il segno con una parte enigmatica e muta.

Alcuni spettatori di Drifting tracceranno dei collegamenti tra le lotte dei senzatetto sullo schermo e le questioni più ampie e il malcontento all’interno della società hongkonghese. Ma indipendentemente dal punto di vista, il film di Jun Li è il vivace ritratto di una comunità. La nuova generazione di registi di Hong Kong si adopera per infondere drammi sociali e preoccupazioni pressanti nelle opere che realizza, e Drifting si distingue per la sua acuta osservazione di uno dei gruppi più emarginati della città.

 

 

Jun Li

Jun Li ha studiato giornalismo a Hong Kong e gender studies a Cambridge. Nel 2017 il suo cortometraggio Liu Yang He ha vinto il premio Fresh Wave e il premio per la miglior regia al Fresh Wave International Short Film Festival. Ha esordito alla regia di lungometraggi con Tracey (2018), che ha ricevuto nove candidature agli Hong Kong Film Awards, seguito da Drifting (2021). È stato anche giornalista, drammaturgo, attore, saggista e critico cinematografico.

FILMOGRAFIA

2018 – Tracey 
2021 – Drifting

 

Tim Youngs
FEFF: 2021
Regia: Jun LI
Anno: 2021
Durata: 112'
Stato: Hong Kong

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